Caso Albania, Mulè: "In Egitto vanno due milioni di italiani ogni anno, insicuro solo per alcuni"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Se l'Egitto non fosse sicuro sarebbe inserito dalle nostre autorità nella lista dei paesi dove non è consigliato andare. Dopodiché, come in ogni paese, ci sono alcuni aspetti che lo rendono insicuro per alcune categorie di persone, penso alle discriminazioni legate al sesso o alla religione". Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, a Metropolis commenta così la sentenza dell giudice Massimo Escher, che non ha convalidato il trattenimento di un ragazzo egiziano appena arrivato a Pozzallo (la Repubblica)
Su altre testate
Migranti (Firenze Post)
“L’Egitto è una meta sempre più gettonata per le vacanze, tanto che nel 2023 ha segnato un numero record di visitatori: 14,9 milioni, di cui 850mila dall’Italia. In altre parole, l’Egitto è un Paese sicuro per tutti, tranne che per i clandestini che - secondo alcuni giudici di sinistra - non possono tornarci". (il Giornale)
Ira di Salvini per il nuovo no al dl Paesi Sicuri. E se la prende con i magistrati “comunisti”. L’Anm gli risponde “Non ci faremo intimidire” Con queste parole il 21 ottobre il guardasigilli Carlo Nordio spiegava la ratio con cui il governo ha varato un decreto legge per inserire l’elenco dei Paesi sicuri non più in un decreto interministeriale ma in una norma primaria, che “il giudice non può disapplicare: se la ritiene incostituzionale può fare ricorso alla Consulta”. (LA NOTIZIA)
– Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un migrante arrivato in Italia dall’Egitto. “È la prima pronuncia di questo tipo dopo il decreto legge sui paesi sicuri”, ha commentato l’avvocato dell’uomo che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato, Rosa Emanuela Lo Faro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La situazione socio-politica, benché non si ravvisino situazioni di violenza indiscriminata derivante da conflitto armato, risulta gravemente deteriorata. Così scriveva l’anno scorso Massimo Escher, il presidente della sezione Protezione internazionale del Tribunale di Catania che oggi ha deciso di non rimandare in Egitto un richiedente asilo sbarcato a Pozzallo, impugnando di fatto il decreto sui «Paesi sicuri» stilato l’altro giorno da Palazzo Chigi. (il Giornale)
Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di un migrante arrivato a Pozzallo, in quanto «una lista di paesi sicuri non esime il giudice dall'obbligo di una verifica della compatibilità di tale designazione con il diritto dell'Unione europea, e in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani che investono le libertà di un ordinamento democratico». (Italia Oggi)