Delitto di Garlasco, la Corte d’Appello nel 2011: “Nessuna evidenza significativa dai reperti”

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Il Giornale Popolare INTERNO

Allora fu respinta la richiesta dei familiari di Chiara Poggi di effettuare nuovi esami genetici su pantaloncini, maglietta e martello. Le consulenze del 2007 esclusero profili diversi da quello della vittima. Intanto i legali di Sempio studiano l’opposizione all’incidente probatorio. Pavia – “Assenza di evidenze significative ai fini delle indagini.” Con questa motivazione, la Corte d’Appello di Milano, nella sentenza del 2011, respinse la richiesta dei familiari di Chiara Poggi di effettuare ulteriori analisi genetiche su una serie di reperti legati all’omicidio della 26enne, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua villetta di Garlasco (Pavia). (Il Giornale Popolare)

Ne parlano anche altre testate

Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, la ragazza uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, avrebbe un alibi di ferro: le celle telefoniche che quel giorno si sono agganciate al suo telefono cellulare. (Today.it)

«Non ho segreti». Il «fatto» a cui si riferisce il 37enne ai microfoni di «Quarto grado» è l’omicidio di Chiara Poggi. «Non ho motivo di scappare e nascondermi» ma questo è «il momento peggiore: quello dove sei braccato, da giornali e media che ti seguono, fanno appostamenti». (Corriere Milano)

Delitto di Garlasco. (ilmessaggero.it)

Garlasco, i legali della famiglia Poggi: «Nel 2011 Stasi si oppose agli stessi accertamenti, li chiedevamo noi»

In casa Napoli si lavora incessantemente al futuro. Nonostante gli azzurri si stiano giocando lo Scudetto con l’Inter, la società è già abbastanza focalizzata sul futuro. In modo particolare, il DS Manna starebbe pensando a come rinforzare la rosa a disposizione di Antonio Conte. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

I legali della famiglia Poggi hanno sempre ribadito in questi giorni che su Alberto Stasi c'è una sentenza definitiva di condanna e che la posizione di Sempio, archiviata di fatto già due volte tra 2017 e 2020, è già stata valutata da numerosi magistrati. (La Provincia Pavese)