Roberto Vecchioni: “Con mia moglie non avevamo mai pensato al suicidio di nostro figlio. Bevevo, soffriva nel vedere suo papà distruggersi. Anche io ho le mie colpe”
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Uno dei cantautori più importante della musica, Roberto Vecchioni, si è raccontato in una lunga intervista a Il Corriere della Sera e ha parlato della sua carriera, delle sue amicizie, ma anche di un evento dolorissimo, la morte del figlio Arrigo. “Un ragazzo che non apparteneva a questo mondo: – ha affermato – per discrezione, generosità, senso dell’umorismo. Era fantastico con i bambini. Vale per lui quello che ho scritto in una canzone per Van Gogh: ‘Questo mondo non si meritava un uomo bello come te‘. (Il Fatto Quotidiano)
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Roberto Vecchioni dopo la morte del figlio Arrigo: “Mia moglie non si dà pace. La notte piango, ho le mie colpe” Il cantautore si racconta in un’intervista e ricorda suo figlio Arrigo, scomparso nel 2023 a soli 36 anni. (Fanpage.it)
La genesi di ‘Luci a San Siro’ (compresa la versione cantata nel 1971 da Rossano intitolata ‘Ho perso il conto’), l’amore a bordo della 600 grigio topo della canzone, che parla della montagnetta e non dello stadio, una serata movimentata a Milano (Rolling Stone Italia)
«Tanto che importa, a chi la ascolta, se lei c’è stata o non c’è stata, e lei chi è?». Appunto: lei chi è? «No. Però erano stati amori casuali, neanche tanto piacevoli. Con lei fu la scoperta del sesso, un’emozione fortissima. (fcinter1908)
«Ho altre due nipoti da Francesca, Nina e Cloe — racconta Roberto Vecchioni —. Due Babbi alti tre metri ci accolgono in giardino, per la gioia di Amelia e Adelaide, le splendide nipotine nate dalla figlia Carolina. (Corriere della Sera)
La malattia mentale viene ancora affrontata come una vergogna; invece se ne deve parlare. Non avevamo mai pensato al suicidio. (Liberoquotidiano.it)
Roberto Vecchioni: “Mia moglie non si dà pace e io piango. Ho le mie colpe per la morte di Arrigo” ROMA – In un’intervista al Corriere della Sera, Roberto Vecchioni ha raccontato alcuni episodi personali, dall’orgoglio per le sue figlie alla perdita devastante del figlio Arrigo. (Dire)