Il CNR porta a Gubbio il progetto “Green Heritage”

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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

Si è chiusa da pochi giorni a Baku, in Azerbaigian, la 29esima Conferenza delle Parti, COP2, della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici . La COP29 aveva preso il via l’11 novembre con non poche fatiche, poiché, come annunciato dalle Nazioni Unite, si prevede che nel 2024 si stabilirà un nuovo record per le emissioni globali di gas serra derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Su altri giornali

In Polvere di stelle, film del 1973 Alberto Sordi e Monica Vitti sono i protagonisti, lei una soubrette d’avanspettacolo, lui capocomico. Insieme cantano e ballano un motivo che diverrà cult: “Ma ‘ndo vai (se la banana non ce l’hai)”. (Liberoquotidiano.it)

Ha comprato in realtà uno spazio pubblicitario su tutti i media globali per quella cifra, ha avuto non solo il quarto d’ora di celebrità mondiale di cui parlava Andy Warhol, per restare nel campo, ma una notorietà e una rilevanza internazionali che gli daranno un ritorno, un profitto e una fama planetaria. (Marcello Veneziani)

Una delle più acuminate analiste del pensiero digitale di genere, quale la lucidissima Donna J.Haraway nel suo saggio Manifesto Cyborg, in poche parole ci rende la discontinuità nell’evoluzione della nostra specie, ibridata dalle protesi materiali e psichiche del mondo del calcolo. (L'HuffPost)

Datemi una banana e vi solleverò il mondo

Specie perché l’insolita, vera protagonista dello spettacolo improvvisato è stata la banana di Cattelan. (DiLei)

L’ultima, ieri, è l’intervista del New York Times a chi ha… venduto la banana a Cattelan stesso. Si chiama Shah Alam, lavora in un chiosco di frutta proprio davanti a Sotheby’s a Manhattan (nell’Upper East Side), ed è l’intermediario più importante e meno conosciuto in questa storia pazza e, diciamolo, a tratti triste. (Rivista Studio)

Épater les bourgeois funziona sempre, e il nostro Maurizio si conferma maestro della specialità. Certo, spesso aiutato da Týchē, la dea della fortuna, che ai tempi – era il lontano 2004 – lo fece emergere dal limbo mediatico con i pupazzi impiccati a un albero in piazza XXIV Maggio a Milano i quali passarono inosservati finché qualche babbeo li scambiò per bambini veri. (ArtsLife)