La pace in Medio Oriente è ancora possibile? Dalla svolta negoziale al fattore Usa, ecco che cosa potrebbe far tacere le armi

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la Repubblica ESTERI

LONDRA – Cosa può riportare la pace in Medio Oriente? È la domanda che si pongono in molti, non soltanto nella regione, un anno dopo l’aggressione di Hamas a Israele che ha innescato a catena molteplici conflitti: a Gaza tra Israele e Hamas, in Libano tra Israele e Hezbollah, nello Yemen tra Israele (più Stati Uniti e loro alleati) e Houti, infine tra Israele e Iran. Dalle capitali della diplomaz… (la Repubblica)

Su altre fonti

Di Ben-Dror Yemini Adesso Israele deve infuriarsi davvero con l’Iran Il mondo che dovrebbe essere libero è prigioniero di un'industria di menzogne in cui l'asse del male che semina distruzione, terrore e devastazione viene visto come giusto, e Israele come il problema (israele.net)

Come è cambiato il Medio Oriente dopo il 7 ottobre 2023 e cosa farà Israele contro l'Iran. L'analisi di Germano Dottori per la fondazione Med-Or Sono molteplici e profonde. (Start Magazine)

Il conflitto in Medio Oriente, nelle ultime settimane, rischia di giungere a un’escalation ancora più preoccupante. Dal 7 ottobre 2023, il giorno dell’attentato perpetrato da Hamas, le tensioni tra Israele e Libano si sono intensificate sempre di più e già mesi fa si parlava di un possibile nuovo fronte del conflitto, il quale avrebbe interessato il confine tra i due paesi. (Il Sole 24 ORE)

Intervista a Rula Jebreàl: «L’Occidente fermi il massacro in Medio Oriente. Netanyahu non vuole la pace e non lavora per il bene di Israele»

Israele attaccherà senz’altro l’Iran ma non è detto che il regime degli ayatollah debba necessariamente soccombere. È la valutazione fatta da Arturo Varvelli, direttore dell’Ufficio di Roma e Senior Policy Fellow presso lo European Council on Foreign Relations (ECFR), che in questa intervista a Start Magazine delinea gli imminenti scenari in Medio Oriente (Start Magazine)

Nel corso dell’ultimo anno la geopolitica del Medio Oriente è stata completamente stravolta: posture strategiche, logiche di deterrenza, certezze consolidate e leadership decennali sono state spazzate via dal massacro del 7 ottobre, dalla violenta reazione israeliana lungo la Striscia di Gaza e in Cisgiordania, dall’apertura simultanea di più fronti – dallo Yemen al Libano, alla dinamica di escalation stabilitasi con l’Iran. (ISPI)

Di Giada Fazzalari (Partito Socialista Italiano)