Colpo alla Fullove, un arresto. Indagini alla svolta
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C’è una pista sul colpo alla Fullove. Un uomo è stato fermato, e ieri è stato convalidato l’arresto. Potrebbe dire molto per le indagini che da tempo ruotano intorno ai numerosi colpi, ben 24 dall’inizio dell’anno, un’escalation che parla di una media di due assalti al mese. Non è ancora chiaro il ruolo che l’uomo, uno straniero, avrebbe avuto nella banda che il 28 novembre ha colpito l’azienda orafa di Laterina portando via un bottino intorno ai 150mila euro. (LA NAZIONE)
Ne parlano anche altre fonti
– Nella nottata di venerdì 29 novembre, nell’ambito delle attività investigative di contrasto ai furti in danno alle aziende orafe della provincia di Arezzo, la Polizia di Stato ed i Carabinieri di Arezzo, coadiuvati da personale del Servizio Centrale Operativo di Roma, hanno sottoposto al fermo d’indiziato di delitto due cittadini di nazionalità rumena. (LA NAZIONE)
Nella notte di venerdì 29 novembre la polizia e i carabinieri di Arezzo hanno sottoposto al fermo d’indiziato di delitto due cittadini di nazionalità rumena . A carico dei soggetti in questione sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in relazione ad almeno due delle ultime rapine commesse ai danni di due diverse aziende del comparto orafo presenti sul territorio aretino. (Il Fatto Quotidiano)
Una svolta significativa nelle indagini sui furti che negli ultimi due anni hanno messo in ginocchio il distretto orafo più importante d’Europa. (PUPIA)
L’incubo del settore orafo di Arezzo, oltre 1100 aziende per 8mila dipendenti, è ricominciato il 20 ottobre 2023 a Quarata. – Un anno ad alta tensione. (LA NAZIONE)
Sono due le persone fermate nell'ambito delle indagini di squadra mobile e carabinieri di Arezzo, coadiuvati dallo Sco, per i furti messi a segno nelle ditte del settore orafo di Arezzo e provincia. (Il Messaggero Veneto)
Hanno bloccato le strade d'accesso con due camion e, utilizzando un caterpillar come ariete, hanno sfondato il cancello entrando poi all'interno dell'azienda orafa Croma Catene di Subbiano (Arezzo) portando via così metallo prezioso ancora da quantificare ma per un bottino che pare ingente. (La Repubblica Firenze.it)