Fisco, il governo riapre i termini del concordato preventivo: cosa c'è da sapere
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In arrivo una proroga per il concordato biennale. Domani, infatti, arriverà attraverso lo strumento del decreto Fiscale collegato alla manovra l’apertura di una nuova finestra di adesione fino al 12 di dicembre. Si tratterebbe, quindi, di un altro mese esatto di tempo a imprese e partite Iva per comprendere e aderire a uno strumento che nella prima tornata, conclusa lo scorso 31 ottobre, ha visto l’adesione di oltre 500mila soggetti tra i cosiddetti soggetti Isa per un gettito stimato – in attesa dei dati definitivi – che è stato quantificato dallo stesso viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in 1,3 miliardi di euro. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Come previsto, il governo ha deciso di riaprire i termini di adesione al concordato preventivo biennale, fissando la nuova deadline al 12 dicembre. Lo ha deciso, con un decreto ad hoc, il Consiglio dei ministri, andando incontro alle richieste di molti, ma anche per provare a 'rafforzare' gli incassi della manovra. (Adnkronos)
Il governo ha riaperto i termini per l'adesione al concordato preventivo biennale, fissando la nuova scadenza al 12 dicembre. (Secolo d'Italia)
Il provvedimento dovrebbe, poi, confluire come emendamento nel decreto fiscale, che è all'esame della commissione Bilancio del Senato. Il decreto legge per la riapertura dei termini del concordato preventivo biennale sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri martedì 12 novembre. (Corriere della Sera)
La manovra al risparmio disegnata da Giorgetti non è piaciuta a nessuno, nemmeno agli interlocutori privilegiati della destra come Confindustria. Il governo Meloni ha urgente bisogno di trovare soldi. (il manifesto)
. Utilizzeremo le ulteriori risorse che entreranno per sostenere il ceto medio, abbassare l'Irpef e far pagare meno tasse alle famiglie italiane": lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
– Via libera al concordato-bis da parte. Si accompagnano alla valanga di emendamenti presentati alla legge di Bilancio, tra i quali si segnalano soprattutto quelli sulla rottamazione-quinquies per le cartelle fino al 2023 e la previsione di un contributo di 500 euro per i corsi extra-scolastici degli studenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)