Comprano una neonata dalla madre biologica e la portano a Torino in una busta di plastica per venderla

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Corriere della Sera INTERNO

Hanno comprato una neonata dalla madre biologica e l’hanno portata in Italia in una busta di plastica per venderla al migliore offerente. La polizia di Torino, su delega della procura, ha eseguito un provvedimento di fermo a carico di due cittadini marocchini, marito e moglie, che avrebbero introdotto illegalmente in Italia una bambina di pochi mesi «esponendola a pericolo per la sua vita». Nell’ambito della stessa inchiesta gli agenti hanno arrestato anche i due custodi, a cui era stata affidata la piccola, con l’accusa di favoreggiamento. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Così il trequartista: “L’infortunio? Dico la verità, è stata senza dubbio una grande botta a livello mentale. Ero appena arrivato al Bologna, una piazza importante e che faceva la Champions League, farsi male alla prima giornata è stato un grande dispiacere. (Europa Calcio)

Il viaggio, particolarmente lungo, le aveva creato scompensi, tant’è che era stata portata dalla donna in ospedale per essere visitata. Una famiglia marocchina, residente a Torino, ha ospitato per qualche settimana la neonata con l’intenzione di «cederla a terzi». (Corriere del Ticino)

Ultime Notizie Serie A: tutte le novità del giorno sul massimo campionato italiano (CalcioNews24.com)

A Torino. La neonata portata dal Marocco in una busta della spesa per essere venduta

Il match dell’andata tra Sampdoria e Frosinone in terra ciociara fu l’esordio in questo campionato, la primissima giornata della Serie B 24/25. In panchina per i blucerchiati c’era Andrea Pirlo, che sarebbe stato esonerato due giornate più tardi il 29 agosto dopo la sconfitta contro la Salernitana. (SampNews24.com)

Una storia che ha dell'assurdo quella accaduta a Torino. Marito e moglie sono gravemente indiziati di aver introdotto illegalmente dal Marocco in Italia una neonata, esponendola a pericolo per la sua vita. (Liberoquotidiano.it)

È arrivata dentro una busta della spesa e come una merce è stata trattata Aisha (nome di fantasia) fin dalla sua nascita. Partorita in Marocco per essere venduta in Europa, a chissà chi e chissà a che prezzo. (Avvenire)