Giani, ‘se il governo ci consente il payback abbattiamo l’Irpef’

Giani, ‘se il governo ci consente il payback abbattiamo l’Irpef’
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Controradio SALUTE

Basta che il governo voglia, e avendo un decreto simile a quello che ci firmò nel 2022 il ministro Speranza, noi abbiamo per il rimborso dei quattro anni” dal 2019 al 2022 “la possibilità di ottenere dal governo l’autorizzazione a escutere da coloro che forniscono dispositivi medici altri 420 milioni: se il governo fa questo atto, noi togliamo l’incremento dell’addizionale Irpef”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana in merito a quanto deciso dalla Corte Costituzionale sul payback sanitario. (Controradio)

Se ne è parlato anche su altri media

ad oggi si tratta di 420 milioni. Se con questo decreto ministeriale veniamo abilitati non a prendere dallo Stato, ma poter escutere con decreto ingiuntivo queste risorse, col payback, dagli imprenditori che non hanno pagato, io -ha concluso Giani- tolgo subito l'addizionale Irpef". (Il Sole 24 ORE)

La sentenza della Consulta che riconosce legittima la norma sul payback per i dispositivi medici , imponendo una restituzione alle casse dello Stato da parte delle aziende che forniscono il servizio pubblico di quanto superato rispetto al tetto di spesa indicato, scatena la preoccupazione del comparto che teme gravi effetti economici e occupazionali, in particolare in Emilia Romagna dove c'è un importante distretto produttivo . (Gazzetta del Sud)

Dopo la decisione della Corte Costituzionale di avvallare il payback, considerato legittimo se pur con «diverse criticità», le imprese che forniscono dispositivi medici alla Regione (come nel resto d’Italia) sono in escandescenza. (La Repubblica Firenze.it)

La sentenza della Consulta da ragione alla Toscana sul Pay-back

– Per quanto prevedibile, è esploso immediato il caso Payback, tutti contro tutti. Le imprese si ribellano per voce delle associazioni e organizzazioni che le rappresentano, a partire da Confindustria. (LA NAZIONE)

Si parla della sentenza con cui la Consulta ha dichiarato non incostituzionale il payback sui dispositivi medici, meccanismo messo a punto dal governo Renzi nel 2015 e attuato da Draghi che prevede la restituzione alle Regioni del 50% di quanto avevano versato ai produttori di strumenti diagnostici, attrezzature, garze, stent, protesi. (Il Fatto Quotidiano)

La sentenza ha rilevato che il payback presenta di per sé diverse criticità, ma non risulta irragionevole in riferimento all’art. La Corte Costituzionale conferma la legittimità del cosiddetto Pay-back dovuto dalle aziende fornitrici della sanità pubblica. (Nove da Firenze)