Repubblica Democratica del Congo: 850mila persone, la metà sono bambini, scappano per la guerra
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ROMA – La recrudescenza del conflitto nella provincia di Kivu Sud, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, ha costretto più di 850.000 persone – quasi la metà delle quali bambini – a lasciare le proprie case. Molti vivono in condizioni precarie, rifugiati in scuole, chiese o all’aperto, con accesso limitato ad acqua pulita, servizi igienico sanitari, assistenza mendica e istruzione. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
ROMA – Il governo del Ruanda ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche col Belgio, l’ex potenza coloniale, accusandolo di aver “preso le parti della Repubblica democratica del Congo”. Il Ruanda rompe con il Belgio: “Sta dalla parte del Congo”. (Dire)
Città del Vaticano Quasi un milione di persone è costretto a lasciare le proprie case a causa di un conflitto che, da nord a sud, sta devastando la Repubblica Democratica del Congo. In realtà la recrudescenza di questo conflitto si è estesa al Kivu Sud, nella parte orientale”. (Vatican News - Italiano)
L'Angola, mediatore nel conflitto nell'est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), ha annunciato l'avvio di "negoziazioni di pace dirette" tra il governo congolese e il gruppo armato M23 a partire da martedì prossimo 18 marzo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
PUBBLICITÀ L'Angola ha annunciato martedì che agirà come mediatore nel conflitto in corso tra la Repubblica Democratica del Congo e il gruppo ribelle M23 sostenuto dal Ruanda. È quanto si apprende dalla dichiarazione rilasciata dall'ufficio del presidente angolano. (Euronews Italiano)
Risorse che hanno reso un luogo, sulla carta più simile all’Eden che alla Terra dei mortali, in un inferno senza fine. Rigogliosa, piena di vita e culture diverse, con diversi ambienti e migliaia di specie animali, la RDC è anche la nazione più ricca al mondo di risorse minerali: rame, tungsteno, coltan, tantalio, oro, argento e ferro. (L'INDIPENDENTE)
«Mi colpisce profondamente il modo in cui stiamo cercando di vivere profondamente ancorati nella fede in Dio, con una speranza rinnovata e, soprattutto, nella carità che scalda il cuore e favorisce la prossimità con chi ci sta accanto». (Città Nuova)