Netanyahu, la rabbia e lo show all'Onu

Netanyahu, la rabbia e lo show all'Onu
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
Corriere della Sera ESTERI

La Benedizione e la Maledizione. Ormai in tutti i suoi discorsi alle Nazioni Unite il premier Benjamin Netanyahu estrae dal podio qualche cartello, disegnato a misura di bambino, perché vuole che quelle immagini restino impresse. Anche in chi lo stronca. Ieri mattina, ora di New York, ha mostrato una mappa del Medio Oriente con i Paesi musulmani (più Israele e l’India) evidenziati in verde chiaro e attraversati da una freccia rossa che indica la direzione verso la Benedizione: pace, commercio, prosperità. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

"Ho un messaggio per i tiranni dell'Iran, se ci colpite vi colpiremo. Non c'è posto in Iran che l'esercito israeliano non possa raggiungere e questo è vero per tutto il Medioriente". (il Giornale)

Ma un’ora dopo, quando una serie di esplosioni senza precedenti ha ridotto in macerie sei palazzi a Beirut città, seppellendo un numero imprecisato di persone e terrorizzando un popolo intero. Poco prima che Netanyahu salisse su quello scranno all’Onu, a Berlino il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella diceva che «la pace non significa sottomissione e abbandono dei principi di dignità di ogni Stato e del diritto internazionale». (il manifesto)

Concludendo il suo intervento dal podio dell'Assemblea generale delle Nazioni unite, il premier di Israele Benjamin Netanyahu ha definito l'Onu una "palude di bile antisemita". Al suo ingresso in sala per pronunciare il suo discorso dal podio, alcune delegazioni hanno lasciato l'aula. (il Giornale)

Metropolis - Chi pace acconsente. Perché Netanyahu accusa l'Onu. Con Fratoianni, Giannoli, Giubilei, Malpezzi, Manna, Molinari, Iannuzzi e Olivero. Poi Gancitano e Santerini

E il conteggio dei morti si allunga: poco dopo l’intervento di Netanyahu, la periferia sud di Beirut è stata nuovamente scossa da esplosioni. Nel suo intervento all’ONU di venerdì, Benjamin Netanyahu ha subito gelato le speranze di chi insiste per un cessate il fuoco (Stati Uniti e Francia ne avevano chiesto mercoledì uno “immediato di 21 giorni”). (RSI.ch Informazione)

Caccia israeliani hanno bombardato il quartiere di Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, dove si nasconde il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un intero isolato è stato sgretolato e centinaia di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. (Tp24)

Netanyahu definisce le Nazioni Unite "una palude antisemita" mentre alcune delegazioni lasciano l’aula. (la Repubblica)