Stellantis, John Elkann in Parlamento come il Marchese del Grillo: "Senza di noi l'auto italiana sarebbe scomparsa da tempo, nuovo Ceo entro metà 2025" - VIDEO

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Il Giornale d'Italia ECONOMIA

John Elkann in audizione al Parlamento come il Marchese del Grillo. E difende la sua Stellantis, di cui è Presidente. "Se non ci fosse oggi Stellantis, non saremmo qui, perché l'auto italiana sarebbe già scomparsa da tempo, come l'informatica dopo l'Olivetti e la chimica dopo la Montedison. Negli ultimi 20 anni, il mercato domestico è calato del 30% mentre l'occupazione si è ridotta di circa il 20%". (Il Giornale d'Italia)

Su altre fonti

Il presidente e amministratore delegato ad interim di Stellantis, John Elkann volta pagina raccogliendo l’invito e parlando audizione davanti alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato. (La Gazzetta dello Sport)

Elkann ha ricordato di intervenire “come responsabile della gestione operativa di Stellantis, incarico che ho ricevuto dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 2 dicembre 2024 a seguito delle dimissioni di Carlos Tavares”. (Primaonline)

Il presidente dell'azienda automobilistica in audizione davanti alle Commissioni Attività produttive di Camera e Senato: "2025 anno difficile ma continuiamo a investire" John Elkann ha parlato in audizione davanti alle Commissioni Attività produttive di Camera e Senato. (LAPRESSE)

Prendiamo atto delle dichiarazioni del presidente di Stellantis, John Elkann, in audizione alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato che confermano il ruolo centrale dell’Italia nella strategia di Stellantis, ma al tempo stesso evidenziamo le sfide che il settore sta affrontando. (Sassilive.it)

Seguiremo LIVE l’appuntamento e vi aggiorneremo sulle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti Stellantis. Attesa per le 14.30, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio l’audizione informale del presidente di Stellantis, John Elkann, sulla produzione automobilistica del gruppo Stellantis in Italia. (Autoappassionati.it)

«Le modifiche al regolamento Co2 annunciate due settimane fa dalla Commissione europea vanno nella direzione di posticipare gli oneri a carico dei costruttori che non riescono a rispettare gli obiettivi nel breve termine. (Il Messaggero - Motori)