Draghi spinge la Difesa comune Ue senza dire chi ci guadagna dalle armi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L’ex presidente della Bce parla di piattaforme finanziate dai privati per acquistare navi, carri armati e aerei da guerra. Ma il problema è che ciascun Paese punta a fare profitti con le sue aziende a discapito degli altri.Poche ore prima del premier Giorgia Meloni è toccato a Mario Draghi parlare i... (La Verità)
Ne parlano anche altri media
Lo si può chiamare il paradosso di Mario Draghi, cedere un po’ di sovranità per avere più sovranità. L’ex presidente del Consiglio e della Banca centrale europea ha preso in prestito le battute di Carlo Azeglio Ciampi ai tempi dei negoziati sull’euro. (L'HuffPost)
«Sto scherzando», si affretta ad aggiungere sorridendo Draghi. «Vedo che voi guardate l'orologio, quindi vi ringrazio per l'attenzione», afferma l'ex presidente del Consiglio e consulente speciale per la presidente della Commissione Europea. (ilgazzettino.it)
"Gli alleati di governo dovevano votare contro in Europa al piano di riarmo, secondo me, avrebbero fatto meglio a votare contro come abbiamo fatto noi, d'altra parte ognuno ha le sue idee". Così il senatore della Lega Claudio Borghi, intercettato dai cronisti all'esterno del Senato dopo l'audizione di Mario Draghi alle Commissioni riunite Bilancio, attività Produttive e Politiche Ue. (Il Sole 24 ORE)
Da allora è passata un’era geologica, e il primo ad ammetterlo è Draghi stesso: «La nostra sicurezza oggi è messa in dubbio dal cambiamento della politica estera del nostro maggior alleato».… ROMA. (La Stampa)
A dipingere questo quadro è stato Mario Draghi durante l’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato: «Da notare come non è sempre stato così, lo squilibrio commerciale si aggrava a partire dalla crisi finanziaria del 2010». (Italia Oggi)
A dirlo è stato Mario Dario, presentando il Rapporto sul futuro della competitività europea in audizione davanti alle Commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue della Camera e del Senato e alla vigilia di un Consiglio europeo (Secolo d'Italia)