Un terzo delle donne in Ue è vittima di violenza durante la propria vita. Solo una su otto decide di denunciare

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EuNews INTERNO

Bruxelles – Almeno una volta nella vita, una donna su tre in Unione europea è stata vittima di violenza domestica, sul lavoro o in pubblico. Preoccupante che non ci siano stati “grandi progressi rispetto all’ultimo studio nel 2014“, secondo la direttrice di Eige (Istituto europeo per l’uguaglianza di genere) Christine Scheele. Questo lo spaccato che emerge dall’indagine dell’Ue sulla violenza di genere, condotta dal 2020 al 2024 da Eurostat (l’ufficio statistico dell’UE), dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (Fra) e da Eige. (EuNews)

Ne parlano anche altre testate

Il mondo del volontariato contro la violenza di genere. Sull’onda delle emozioni che la morte di Giulia ci ha provocato, come Centro di servizio per il volontariato in questo 2024 abbiamo deciso di essere parte di un cambiamento, di una rivoluzione culturale che insegni il rispetto, l’educazione, l’affettività. (La Voce di Rovigo)

Meritano che venga fatta giustizia. "Oggi, e ogni giorno, siamo al fianco delle vittime. (la Repubblica)

Ma cosa si sta facendo per affrontare questa emergenza sociale? In Veneto, i dati relativi alla violenza sulle donne sono drammatici e in aumento, come sottolineato dall'assessore regionale al sociale, Manuela Lanzarin, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. (La Voce di Rovigo)

“Passeggiata Arrabbiata” col collettivo Women Talking: «Lasceremo cartelli con i nomi delle donne uccise nel 2024»

Proprio nel momento in cui veniva ritrovato il corpo senza vita della giovane uccisa dall’ex fidanzato, il 18 novembre 2023, una sua coetanea friulana, Martina Pitton, era raggiunta da una certezza: «Non sto facen… Una scintilla nel buio dell’inconsapevolezza. (Il Messaggero Veneto)

Per sensibilizzare ancora di più la popolazione, in particolar modo quella scolastica, da tempo sono in atto iniziative come il 'minuto di rumore', ispirato alle parole di Elena Cecchettin, sorella della vittima, invece del consueto minuto di silenzio, per esprimere la rabbia e l'indignazione verso la piaga della violenza sulle donne. (gonews)

Foto di repertorio “In questi dodici mesi, il dolore si è intrecciato alla rabbia per una violenza che non si arresta – dichiara Women Talking -. Quasi cento donne sono state uccise in Italia dal novembre 2023 ad oggi, vittime di una brutalità sistematica e di un’indifferenza istituzionale che ci lascia sole. (IlGiunco.net)