Beto al Toro, un affare da 7 milioni

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Il Torino, alla ricerca di un rinforzo per il reparto offensivo, ha messo gli occhi su Beto, attaccante 26enne ex Udinese, attualmente in forza all'Everton. Il direttore sportivo Vagnati, consapevole delle difficoltà incontrate dalla squadra in questa stagione, ha individuato in Beto il profilo ideale per colmare il vuoto lasciato dall'infortunio di Zapata e dalla scarsa vena realizzativa di Sanabria. Tuttavia, l'operazione non si presenta semplice né economica.

L'Everton, che ha acquistato Beto nel 2023 per 29 milioni di euro, bonus compresi, e con un contratto valido fino al 2027, non sembra disposto a cederlo in prestito se non con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni di euro. Il Torino, dal canto suo, preferirebbe un prestito oneroso, il cui costo si aggirerebbe tra i 3 e i 4 milioni di euro, ai quali andrebbero aggiunti sei mesi di ingaggio lordo, stimato tra i 3 e i 3,5 milioni di euro. In totale, l'operazione costerebbe al club granata circa 7 milioni di euro.

Beto, che possiede sia il passaporto della Guinea-Bissau sia quello portoghese, ha collezionato finora 10 presenze in Premier League, di cui una sola da titolare, totalizzando appena 197 minuti in campo e segnando un gol. Nonostante il suo scarso impiego, le caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche dell'attaccante, alto un metro e 94, lo rendono un elemento interessante per il Torino, che necessita di un pivot in grado di fare reparto da solo e di sfruttare al meglio i cross provenienti dalle fasce.

Il mercato di gennaio si preannuncia dunque cruciale per il Torino, che dovrà muoversi con decisione per rinforzare il reparto avanzato e cercare di invertire la rotta dopo una prima parte di stagione deludente.