E Nordio confermò l’arresto di Abedini senza sapere di Sala
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Il 20 dicembre, all’indomani dell’arresto di Cecilia Sala a Teheran, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha sottoscritto la richiesta di mantenere in carcere l’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, fermato il giorno 16 a Malpensa dalla polizia su richiesta degli Stati Uniti. Nei casi ordinari l’atto del guardasigilli è puramente formale, ci pensano gli uffici … (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Zona Bianca su Rete 4. Lei ancora non ha le condizioni di detenzione che ci erano state assicurate». (ilmattino.it)
Venerdì mattina, nel carcere di Opera, Abedini ha avuto un colloquio con il suo legale, l'avvocato Alfredo De Francesco. L'istanza ha il parere negativo (non vincolante) della Procura generale di Milano. (Corriere Milano)
Il primo atto sul destino processuale dell’“uomo dei droni” iraniani Mohammad Abedini Najafabadi, legato a doppio filo alla liberazione di Cecilia Sala, arriva nel primo pomeriggio di ieri. (La Repubblica)
Perché per risolvere l’altro corno del problema — la reclusione dell’iraniano Mohammad Abedini-Najafabadi, del quale gli Stati Uniti continuano a reclamare l’estradizione — serve tempo: quello che spetta ai giudici e quello necessario alla politica e alla diplomazia per prendere le decisioni conseguenti. (Corriere Roma)
Dagli Usa è arrivato ieri un appello ai magistrati italiani: «Non azzardatevi a mettere Abedini ai domiciliari, voi italiani che in 5 anni vi siete già fatti scappare dai domiciliari 7 estradabili» (Open)
Mettete Mohammad Abedini Najafabadi ai domiciliari, e a garantire che non scapperà saremo noi che ci teniamo a «mantenere ottimi rapporti» con l’Italia, rilancia ieri ai giudici milanesi non più «solo» il console (come già giorni fa) ma direttamente l’ambasciatore dell’Iran in Italia. (Corriere della Sera)