A un anno dal 7 ottobre. Dov’è l’uomo

A un anno dal 7 ottobre. Dov’è l’uomo
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Tre giovani donne raccontano a Tempi l’incubo che le attanaglia e la speranza che le sostiene ora, nel presente, perché il loro passato è carico di morte e orrore e il futuro nelle mani di un Dio che ognuna chiama con un nome diverso, ma che ognuna sente vicino. Le tre donne sono una palestinese di Gaza, musulmana sunnita che vive sfollata e muovendosi tra le varie zone della Striscia per sfuggire ai bombardamenti portando con sé la figlia mutilata delle braccia e delle gambe e un altro figlio piccolo; una ragazza di Tel Aviv, ebrea sopravvissuta al massacro e agli stupri perpetrati da Hamas il 7 ottobre 2023; una palestinese cattolica di Betlemme (Tempi.it)

La notizia riportata su altri giornali

L'esercito israeliano (Idf) ha segnalato quattro razzi provenienti dal sud della Striscia di Gaza quando erano iniziate da poco le celebrazioni. Le celebrazioni sono cominciate a Reim con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco del movimento islamista palestinese nel sud del Paese. (Sky Tg24 )

La guida suprema dell’Iran ha ribadito che non esiterà «a rispondere ancora se sarà necessario, e saremo rapidi nel farlo». Non è un caso che il nome scelto dall’Iran per i suoi due attacchi contro Israele, in due fasi distinte di questo conflitto, sia stato «Vera promessa». (Corriere del Ticino)

Oggi ricorre un anno dagli orribili attacchi di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi nel sud d’Israele, in cui circa 1200 persone vennero uccise e 250 prese in ostaggio. Oggi è un giorno pieno di dolore per gli israeliani che hanno perso i loro cari, uccisi o rapiti, e per le migliaia di persone che continuano a essere sfollate anche dopo gli atroci attacchi di un anno fa. (Il Fatto Quotidiano)

Israele-Gaza, dal massacro Hamas del 7 ottobre all'attacco iraniano: un anno di guerra

Nel mondo occidentale, domani 7 ottobre, si terranno decine di commemorazioni per l’anniversario della strage perpetrata da Hamas in territorio israeliano. La più alta carica dello Stato italiano, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha già pubblicato un messaggio per l’occasione. (Open)

Il conflitto è ormai diffuso: da Gaza si è allargato al Libano, e ha poi toccato Yemen, Siria e Iraq, arrivando fino a Teheran (LAPRESSE)

Oltre 1.200 israeliani uccisi e 251 presi in ostaggio, quasi 42mila palestinesi morti nella Striscia di Gaza e più di duemila libanesi che hanno perso la vita. Ma anche 200 lavoratori dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e più di un centinaio di giornalisti. (Adnkronos)