Global Watch n.186 – Transizione verde: a chi il conto?
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Global Cities Il Programma Global Cities dell’ISPI promuove analisi e iniziative sul ruolo che le Global Cities esercitano a livello globale e regionale, sulla loro interazione con gli Stati e gli altri attori internazionali e su specifici obiettivi perseguiti anche mediante la loro azione in network (dalla lotta al climate change all’implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite). Particolare attenzione viene riservata all’impatto delle Global Cities e dei crescenti fenomeni di urbanizzazione sui flussi di merci, capitali e dati, sulla mobilità e le infrastrutture, sulle migrazioni e le disuguaglianze socio-economiche. (ISPI)
Su altre testate
Il ministro Pichetto Fratin: "L'Italia continua a spingere perché da Baku venga una riforma per una finanza climatica migliore" (LAPRESSE)
Delle nuove bozze di lavoro, la penultima prima dei testi conclusivi, sono state pubblicate alla Cop29 di Baku. Tra queste, la più attesa: quella sul Nuovo obiettivo quantificato collettivo (New collective quantified goal, Ncqg), che appare sensibilmente diversa rispetto al testo che era stato pubblicato 24 ore prima. (LifeGate)
"Con questo Protocollo, stiamo costruendo prima di tutto uno spazio inclusivo e dinamico per il confronto tra il mondo giovanile e le Istituzioni; uno spazio in cui collaborare, condividere idee innovative e individuare gli obiettivi comuni sui temi strategici sui quali lavorare per il futuro delle giovani generazioni. (LA STAMPA Finanza)
Sul tavolo, la seconda bozza diffusa in tarda mattinata, che chiama tutti gli attori a lavorare insieme per mobilitare – «da tutte le fonti pubbliche e private» – almeno 1.300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035, con i Paesi sviluppati che dovrebbero contribuire con 250 miliardi su base annua. (Secolo d'Italia)
E’ l’inizio dell’articolo di Andrea Barolini, direttore di Valori. ROMA – Come facilmente immaginabile, visto l’andamento dei primi dieci giorni di negoziati alla ventinovesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (Cop29), dall’analisi delle bozze dei documenti principali pubblicate nella notte tra mercoledì e giovedì emerge ancora chiaramente il disaccordo tra i governi. (la Repubblica)
. Dopo la pubblicazione ieri mattina delle prime bozze dei documenti finali della Cop29 di Baku, "diffonderemo i testi revisionati a mezzogiorno di oggi (le 9 in Italia, n.d.r.)", quindi "faremo aggiustamenti minori e diffonderemo il testo finale stasera". (La Gazzetta del Mezzogiorno)