Dazi, Trump fa scivolare i titoli dell’auto. E ora si teme per l’export made in Italy

Dazi, Trump fa scivolare i titoli dell’auto. E ora si teme per l’export made in Italy
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ilmessaggero.it ESTERI

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump come promesso annuncia che imporrà nuovi dazi sulle importazioni da Messico, Canada e Cina. La minaccia ieri ha affondato in Borsa i titoli delle case auto, che producono molto in Messico, e indebolito ulteriormente l’euro nel cambio con il dollaro. Ma soprattutto ha riacceso i timori per l’impatto che le tariffe potrebbero avere anche sull’industria europea e sui prodotti del made in Italy. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Quella che è stata espressa (via social) da Trump l’altra notte, specialmente l’aggravio di un ulteriore 10% di dazi alla Cina per la questione del Fentanyl, rappresenta una svolta cruciale nell’approccio americano alle relazioni internazionali: guardate che posso usare l’arma commerciale, ha avvertito Trump, anche per scopi non strettamente commerciali”. (la Repubblica)

Queste politiche hanno consentito all’Eu… Dopo la Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno promosso un modello economico basato sull’integrazione economica e la libertà commerciale. (La Stampa)

MILANO – I nuovi dazi annunciati da Donald Trump nei confronti di Cina, Messico e Canada rafforzano il dollaro sul mercato. Al cambio con il biglietto verde l’euro scende così dello 0,18% a 1,0476 dollari in mattinata. (la Repubblica)

La minaccia di Trump che ha mandato ko i titoli dell'auto: «Nuovi dazi del 25% su Messico e Canada»

Si parla di un’imposta del 10% sulle importazioni cinesi, moderata rispetto ai timori iniziali, e di un ben più gravoso 25% su tutti i prodotti provenienti da Messico e Canada, superando le soglie precedenti. (eToro)

Questa è stata la primamossa di Donald Trump. Il 25% di dazi sui prodotti di Canada e Messico più il 10% di dazi aggiuntivi contro i prodotti cinesi, oltre alle tasse doganali già esistenti contro la Cina (Corriere TV)

Il prossimo presidente degli Stati Uniti ha dato un primo assaggio del suo programma protezionistico: sul suo social Truth ha annunciato l’imposizione di dazi al 25% su tutte le merci importate dal Canada e dal Messico «almeno sinché droghe come il Fentanyl e immigrati illegali non smetteranno di invadere il nostro Paese». (Corriere della Sera)