Volkswagen: sindacati pronti a tagli salariali

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il manifesto ECONOMIA

Alla vigilia di una nuova sessione di negoziati con la dirigenza di Volkswagen il sindacato Ig Metall e il consiglio aziendale hanno presentato la proposta di ridurre i costi del lavoro di circa 1,5 miliardi di euro in vista del prossimo round di colloqui di contrattazione collettiva con la direzione. In cambio, il sindacato e il consiglio aziendale chiedono all’azienda automobilistica tedesca di garantire la sicurezza del posto di lavoro e il futuro dei nove stabilimenti in Germania (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

La pressione dei costi del lavoro in Germania, tra i più alti al mondo, e la concorrenza dei produttori cinesi stanno costringendo il colosso automobilistico a intraprendere misure drastiche. Il gruppo Volkswagen si trova ad affrontare una delle crisi più difficili della sua storia recente. (QuiFinanza)

Se da una parte Volkswagen si prepara ad un nuovo capitolo di chiusure di stabilimenti e trattative salariali in Germania, l'azienda e il settore hanno mostrato che i principali costi del'automaker sono destinati al lavoro. (HDmotori)

E a Wolfsburg, davanti al quartier generale della Volkswagen, ieri hanno issato i loro cartelli, srotolato i loro striscioni: ‘Tutte le fabbriche devono restare’ oppure ‘Futuro al posto dei licenziamenti di massa’. (la Repubblica)

Crescente tensione sindacale in Volkswagen: verso scioperi su larga scala?

La proposta è arrivata alla vigilia della seconda tornata di contrattazioni, in programma in questi giorni, dopo che la prima non aveva condotto ad alcun avvicinamento. (La Stampa)

Da una parte ci sono i lavoratori e i sindacati, dall’altra un’azienda che deve fronteggiare l’agguerrita concorrenza asiatica, i maggiori costi dell’energia e la domanda delle elettriche in netto calo. (AlVolante)

I leader sindacali hanno proposto tagli aggiuntivi ai costi per 1,5 miliardi di euro (circa 1,6 miliardi di dollari) come misura per mantenere aperti gli stabilimenti. (HDmotori)