Germania: sfiducia annunciata, e ora?
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Come ampiamente previsto, Olaf Scholz ha perso il voto di fiducia al parlamento tedesco. Il suo governo d’ora in poi resterà in carica unicamente per sbrigare gli affari correnti e solo fino al 23 febbraio, giorno delle elezioni anticipate. Al Bundestag il cancelliere socialdemocratico è stato sfiduciato con 394 no, 207 sì e 116 astenuti, dopo che gli era rimasto soltanto l’appoggio del suo partito, i socialisti dell’Spd, e i Verdi. (ISPI)
La notizia riportata su altri giornali
Una pura formalità: con 394 voti contrari, 207 favorevoli e 116 astenuti il Bundestag ha sfiduciato il cancelliere della Spd sancendo la fine del traballante esecutivo di minoranza messo in piedi da Spd e Verdi all’indomani dell’uscita dei liberali. (il manifesto)
LaPresse (LAPRESSE)
Se ci fosse stata il Bundestag avrebbe proposto la sfiducia costruttiva indicando il nuovo cancelliere. (Il Fatto Quotidiano)
In uno scenario politico tedesco in costante evoluzione, il governo di minoranza guidato da Olaf Scholz ha incontrato un ostacolo significativo, culminato nella votazione di sfiducia che ha visto il cancelliere perdere il sostegno necessario per continuare il suo mandato. (Nicola Porro)
Da tempo infatti, più o meno da quando Olaf Scholz è diventato cancelliere, tra diplomatici europei era comune utilizzare l’espressione “voto tedesco” per indicare un’astensione dell’ultimo momento. Adesso ci sarà da aspettare il risultato del voto in Germania, ma se c’è una cosa che a Bruxelles si erano tutti abituati a fare era proprio «aspettare la Germania». (La Stampa)
I numeri non lasciano spazio ad alibi per il socialdemocratico. Per ottenere la fiducia Scholz avrebbe dovuto ricevere almeno 366 voti. (Secolo d'Italia)