L’opposizione di Bologna: cortei, Città 30, alluvione. Il Comune sfida il governo
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– Se è vera la tesi per cui l’Italia, fondamentalmente, è un Paese di destra, allora qualcosa deve essere andato storto in Emilia-Romagna e, nello specifico, a Bologna. L’ultima dimostrazione arriva dallo scontro frontale tra la città delle Due Torri e il governo sulla manifestazione della Rete dei Patrioti e sui tafferugli che ha generato. Una reazione che si è prima manifestata nelle piazze – dal presidio non violento con partiti e Anpi, alle manifestazioni non autorizzate degli antagonisti, che sono come al solito sfociate in scontri con la polizia – e che poi si è spostata sul piano istituzionale, con il sindaco Matteo Lepore che ha accusato il governo di “avere mandato in città trecento camicie nere”, affondo che ha generato un cortocircuito istituzionale senza precedenti con Viminale e Questura. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altre fonti
Dopo aver liquidato i gruppi di estrema destra nella fase precedente alla conquista del governo, in quanto inutili sul piano elettorale e fonte d'imbarazzo, oggi la destra di governo li richiama in servizio per aumentare la conflittualità nei confronti della sinistra con la pretesa di fare tutte le parti in commedia e criminalizzare il dissenso a suon di provocazioni. (Fanpage.it)
La premier Giorgia Meloni non confonda la collaborazione con l’obbedienza, non possono esserci scambi su questo». Il sindaco Matteo Lepore risponde a stretto giro alla premier Meloni, dopo giorni di polemiche sugli scontri che sabato hanno p… (La Repubblica)
BOLOGNA – “Mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata Alla presidente Meloni dico: ci hanno mandato 300 camicie nere noi invece vorremmo ancora chiedere fondi per alluvione, la casa, le infrastrutture e le forze dell’ordine che servono per garantire sicurezza nelle nostra città”. (La Repubblica)
Di lotta e di governo. In questi giorni in cui Bologna è tornata al centro dei riflettori i fari si sono accesi sopratutto su Emily Marion Clancy, la vicesindaca di Matteo Lepore: italo-canadese, la più giovane eletta nel 2016 quando aveva solo 25 anni e la più votata nel 2021, un risultato che le ha spalancato le porte della giunta. (Corriere della Sera)
Di Euronews "Gli faccia abbassare gli scudi". Queste le parole rivolte da di un militante di estrema destra a una funzionaria della Questura durante il corteo di Casapound che è sfilato sabato scorso a Bologna (Euronews Italiano)
Lo aveva deciso il Comitato ordine pubblico e sicurezza, dove per il governo siedono Prefetto e Questore. Ma non le ha neppure spostate, impedendogli di entrare nella piazza vicina alla stazione di Bologna (L'HuffPost)