In Italia il capo della milizia libica: «Ha visitato un ministro in ospedale a Roma». La foto e le polemiche: «Non è ricercato»
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Non è ricercato dalla Corte penale internazionale, né dall’Interpol. Nei suoi confronti non ci sono «red notice». Ma gli esperti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, così come quelli dell’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani, lo hanno identificato come responsabile di gravi violazioni e abusi in Libia. E così il viaggio-lampo a Roma di Abdul Ghani al-Kikli, dal 2021 alla guida dello «Stability support apparatus» (Ssa) del governo di Tripoli, rischia di trasformarsi in un nuovo caso al-Masri. (Corriere Roma)
La notizia riportata su altre testate
Il nome del miliziano ricercato dalla Corte penale internazionale e rispedito in fretta e furia a casa con volo di stato è risuonato anche l’altro giorno, in occasione del ritorno della presidente del consiglio nelle aule del parlamento. (il manifesto)
Ecco la nuova puntata di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it: tutti i giorni, dal lunedì al venerdì alle 18.00, con la nostra giornalista, Annalisa Girardi, vi racconteremo la notizia più importante del momento, quella assolutamente da sapere per restare aggiornati su cosa sta succedendo in Italia e nel mondo. (Fanpage.it)
Dopo il caso del generale libico Almasri, una nuova bufera politica investe l’Italia per la presenza nel Paese di un altro controverso esponente delle milizie libiche. (Tiscali Notizie)
"Abbiamo appreso questa mattina che potrebbe essere in Italia un altro torturatore libico, accusato dall'Onu di gravi violazioni, vogliamo chiarezza dal governo perché sta rendendo questo Paese un porto sicuro per le milizie libiche che spesso sono anche mafie libiche", così Elly Schlein, segretaria del Pd, a margine della manifestazione di Libera a Trapani. (La Repubblica)
Esponenti del governo libico ma anche di milizie in visita a Roma, in una stanza al quarto piano dell’European Hospital, al Portuense, dove è ricoverato il ministro degli Affari interni Adel Juma Amer, vittima di un attentato a Tripoli a febbraio. (Corriere Roma)
Anche perché sul miliziano, diversamente da quanto era avvenuto per Osama Almasri Najeem, arrestato in Italia su mandato della Cpi e riaccompagnato in Libia con volo di Stato, non pende un ordine di cattura internazionale. (ilmessaggero.it)