Segni di vita tra gli ostaggi riaccendono le speranze di un ritorno
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Di Anna Balestrieri In un appello toccante, il Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi ha esortato i leader globali ad agire con decisione dopo la diffusione di un segno di vita da Liri Albag, osservatrice dell’IDF tenuta in ostaggio da Hamas da 456 giorni. La famiglia di Albag, rapita il 7 ottobre 2023, ha autorizzato la pubblicazione di due immagini tratte da un video diffuso da Hamas, pur decidendo di non rendere pubblico il filmato per rispetto della sua privacy e del suo stato mentale. (Mosaico-cem.it)
Su altre fonti
E al rilascio di altri ostaggi rapiti da Hamas nel blitz del 7 ottobre 2023. Nel secondo giorno di negoziati, ripresi ieri a Doha con la mediazione del Qatar, un video diffuso da Hamas ha innescato qualcosa nelle trattative «indirette» tra il governo israeliano e la leadership islamista. (il Giornale)
ETrump ha nominato il suo vice inviato speciale per la pace in Medio Oriente: Morgan Ortagu. Intanto, i media palestinesi fanno sapere che in Cisgiordania un raid israeliano ha provocato un morto e 9 feriti nel campo profughi di Nablus. (la Repubblica)
Il filmato, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, ma Albag afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni, indicando che è stato girato di recente. (L'Unione Sarda.it)
Così i genitori di Liri Albag, una soldatessa di 19 anni presa in ostaggio da Hamas e detenuta a Gaza dal 7 ottobre 2023, in un video diffuso dall’Hostage Families Forum. Il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam, ha diffuso un video in cui Liri Albag invita in ebraico il governo israeliano a ottenere la sua liberazione. (Il Fatto Quotidiano)
La 19enne Albag, soldatessa di sorveglianza di stanza al posto di Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone: una è stata salvata e un’altra è stata recuperata cadavere dopo essere stata assassinata in prigionia. (La Stampa)
L'Europa è sbarcata a Damasco per la prima volta dalla fine del regime di Assad e attraverso i ministri degli Esteri di Francia e Germania si è seduta al tavolo con il nuovo leader Ahmed al-Sharaa, conosciuto comunemente come al-Jolani. (La Stampa)