Ops di Unicredit su Bpm e Anima, offerta da 10 miliardi. Giorgetti: «Mossa non concordata»
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Blitz di Unicredit che lancia un’offerta di scambio (ops) volontaria da 10,1 miliardi su Bpm (vecchio pallino di due anni e nove mesi) e Anima: punta a creare nuovi assetti bancari in Italia e in Europa visto che piazza Meda aveva promosso un’opa sulla seconda sgr italiana. Il cda di Unicredit di domenica 24 ha approvato l’ops con un rapporto di scambio di 0,175 azioni dell’offerente di nuova emissione, pari a una valorizzazione “monetaria” di 6,657 euro, per 1 azione di Banco Bpm, cifra che tiene conto del prezzo delle Unicredit venerdì 22 di 38,041 euro. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ero rimasto al fatto che Unicredit volesse crescere in Germania e non so perché abbia cambiato idea anche perché Unicredit ormai di italiano ha poco e niente, è una banca straniera e quindi a me sta a cuore che invece realtà come BPM, Montepaschi, che stanno collaborando e sono soggetti italiani che potrebbero creare un terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà. (ilmessaggero.it)
La mossa di Unicredit su Banco Bpm agita il governo. L’offerta pubblica di scambio volontaria – per un controvalore di 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni – lanciata dalla banca guidata da Andrea Orcel sulla totalità delle azioni dell’istituto gestito da Giuseppe Castagna, coglie di sorpresa l’esecutivo e il ministero dell’Economia, in un lunedì già impegnativo per la manovra. (LAPRESSE)
3' di lettura Ascolta la versione audio dell'articolo (Il Sole 24 ORE)
Ecco quali sono gli elementi chiave per capire l’operazione, individuati con il contributo di Stefano Caselli, direttore della Scuola di direzione aziendale dell’Università Bocconi e professore di finanza nello stesso ateneo. (Corriere della Sera)