Zelensky non cerca la pace: c'è lui dietro l'attentato a Mosca
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Dopo tre anni di guerra in Ucraina e ben poche iniziative diplomatiche, c’è da chiedersi chi voglia davvero continuare a combattere. Una domanda legittima, visto che nessuno, né Vladimir Putin né Volodymyr Zelensky, sembra disposto a trovare una qualche forma di accordo per chiudere un conflitto che dura ormai da troppo tempo. Del resto, solo così si può spiegare l’attentato a Mosca, portato a termine e rivendicato dai servizi segreti dell’Ucraina (SBU), che ha causato la morte del capo delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe, il generale Igor Kirillov, e del suo assistente. (LA NOTIZIA)
Ne parlano anche altri giornali
Buongiorno. «Dalla Russia con amore»: il generale Igor Kirillov lo conoscevamo per la missione che portava quel nome, concordata direttamente dall'allora premier Giuseppe Conte e da Vladimir Putin. (Corriere della Sera)
Il nome del general-tenente Igor Kirillov fino a ieri non diceva molto ai più, eppure era un uomo di fama globale: era stato proprio lui a inventarsi la storia delle “zanzare da combattimento”, selezionate nei presunti laboratori di armi biologiche gestiti dagli americani in Ucraina, per poi venire trasportate sui droni in Russia, cariche di virus geneticamente manipolati per «colpire selettivamente soltanto alcuni gruppi etnici come gli slavi». (La Stampa)
L’Fsb, i servizi segreti di Mosca, hanno diffuso una nota per far sapere di aver “condotto azioni operative e investigative con il ministero degli Interni russo e il Comitato investigativo russo. (Il Fatto Quotidiano)
Nei giorni scorsi nell’Aula Mossa del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, l’Istituto Camillo Bellieni ha organizzato un seminario sul tema “Il Cosmopolitismo globale. Sassari. (SARdies.it)
"Un cittadino dell'Uzbekistan, nato nel 1995, è stato arrestato, sospettato di aver commesso l'attentato costato la vita al generale Igor Kirillov e al suo assistente Ilia Polikarpov", rende noto il Comitato investigativo russo, secondo cui il sospetto avrebbe affermato di essere stato "reclutato dai servizi speciali ucraini". (Adnkronos)
Un video riprende gli attimi in cui i due escono da un'abitazione e rimangono vittime dell'esplosione di una bomba piazzata in un monopattino elettrico. Al 29enne sarebbero stati promessi 100 mila dollari e un posto dove vivere nell'Unione Europea. (Il Giornale d'Italia)