I passeggeri dei mezzi pubblici sì hanno diritto alla rivolta
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Un altro venerdì della vergogna per il trasporto pubblico. Giorni fa il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha detto che vi sono oggi in Italia tutti gli ingredienti - a partire dalla perdita di potere d’acquisto dei salari e degli stipendi - per giustificare una rivolta sociale. Frase, a dir poco, infelice. Ma chi avrebbe veramente diritto di rivoltarsi è il passeggero e viaggiatore vittima di ripetuti scioperi che ormai non hanno più fasce di garanzie. (Corriere della Sera)
Su altri media
Ma lo sciopero senza fasce garantite del trasporto pubblico non ha avuto, tutto sommato, un impatto devastante sulla viabilità fiorentina. Potenzialmente poteva essere una mattinata nera, sul fronte traffico. (Corriere Fiorentino)
L’M4 da San Babila a Linate è garantita per tutta la giornata. I tram 2, 3, 4, 9, 10, 12, 24 fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.Gli autobus 45, 54, 56, 57, 58, 60, 74, 81, 90, 91, 95, 98 fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. (Corriere della Sera)
A cura di Valerio Papadia 5 (Fanpage.it)
Un'altra racconta di essere stata letteralmente «sbattuta fuori dalla calca a bordo del bus». Metro chiuse, bus pieni e passeggeri appiedati. (Corriere TV)
E' questo lo scenario nelle grandi città dello sciopero nazionale dei trasporto pubblico locale di 24 ore partito questa mattina alle 5.30. A Milano tre linee della metropolitana chiuse sull'intero percorso, una off limits solo in parte e pochi bus, tram e filobus in circolazione. (Tiscali Notizie)
Oggi 8 novembre è il giorno dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico. La situazione da questa mattina in tutta Italia è decisamente critica. Da Milano a Roma, passando per Bologna e Napoli, forti i disagi per i pendolari e i viaggiatori coinvolti. (Auto.it)