Abuso contratti a termine nella scuola; l’Europa bacchette l’Italia, Valditara replica: “Bisogna rivedere il sistema di reclutamento”

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La notizia secondo cui la Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea per l’abuso dei contratti a termine del personale scolastico sta già provocando reazioni in campo politico e sindacale. Pronta la presa di posizione del ministro Valditara che ha già detto di essere ben consapevole della necessità che di ridurre il ricorso dei contratti a termine di fare sì che “i docenti precari abbiano gli stessi scatti di anzianità degli insegnanti di ruolo, in nome di una piena parificazione dei diritti”. (Tecnica della Scuola)

Su altre testate

La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia UE a causa di pratiche giudicate illegali riguardanti l’abuso dei contratti a termine nella scuola. (lentepubblica.it)

Si tratta di centinaia di migliaia di precari che ogni anno entrano in classe a far lezione ma senza stipendi adeguati. Finisce alla Corte di giustizia europea la questione dei supplenti italiani. (leggo.it)

Bruxelles ritiene che l'Italia non disponga delle norme necessarie per vietare la discriminazione in relazione alle condizioni di lavoro e l'utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato. (Corriere della Sera)

Precari nella scuola, Flc CGIL: '250 mila insegnanti a tempo determinato in arrivo'. Le reazioni al deferimento Ue

«Non sono stato io a scatenare tutto questo ma è una piacevole coincidenza». Alessio Giaccone è il docente risultato idoneo nella graduatoria relativa al concorso tenutosi nel 2020. (il manifesto)

A dirlo è la Commissione Europea che ha deciso di deferire il nostro paese alla Corte di Giustizia dell’Ue per la perdurante violazione della normativa europea sul lavoro a tempo determinato nel settore scolastico. (il manifesto)

Secondo Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, “Nel prossimo anno scolastico nel nostro Paese ci saranno 250 mila precari tra personale docente e ATA. Ora ancora di più dopo il deferimento dell’Italia da parte della Commissione Europea perché non ha posto fine, come richiesto, all’uso “abusivo” di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro “discriminatorie” nella scuola. (Tuttoscuola)