L’ira dei tifosi che assediano Cairo: “Squadra e tecnico non c’entrano”
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TORINO. Quando il coro «Urbano Cairo devi vendere: vattene vattene» esplode nella pancia dello stadio fa un effetto sinistro, anche se la mobilitazione del popolo granata dura da fine agosto. I tifosi hanno ripreso a contestare dopo anni di delusioni e certo i tre mesi da incubo della squadra di Vanoli non hanno fatto altro che alimentare il fuoco. Ma se l’improvvisa cessione estiva di Bellanova … (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il direttore di Tuttosport Guido Vaciago ha commentato sul quotidiano il momento del Torino, sconfitto ieri dal Bologna: "Una squadra di calcio appartiene a chi ci mette i soldi, non ai tifosi. Lo so non è romantico, ma usciamo dall’ampollosa retorica del populismo calcistico che spesso confonde i ruoli, i compiti e le responsabilità. (TUTTO mercato WEB)
Le forze dell'ordine, in assetto antisommossa, hanno vigilato la situazione ma non si registrano incidenti. E la contestazione contro il presidente Urbano Cairo si è inasprita ulteriormente, con centinaia di persone che dalla curva Maratona hanno lasciato in anticipo lo stadio per spostarsi sotto la tribuna e continuare la protesta. (Torino Cronaca)
Il Toro perde di nuovo e Cairo è sempre più contestato: in casa granata non è un bel Natale (TUTTO mercato WEB)
La formazione granata di Paolo Vanoli viene sconfitta per 2-0 fra le mura amiche dal Bologna e resta invischiata nelle zone basse della c (TUTTO mercato WEB)
Repubblica la sbatte in prima pagina. Non c’è traccia degli insulti, del coro “Urbano Cairo devi vendere, vattene, vattene” Non è una novità lo sbianchettamento della mega-contestazione dei tifosi del Torino da parte dei giornali Rcs Gazzetta e Corriere della Sera (di cui Cairo è presidente). (IlNapolista)
Torino – C’era una volta il Torino. A fine settembre, espugnando il Bentegodi, la squadra granata passava la notte da sola in vetta alla classifica. Tre mesi dopo, con il Natale alle porte, il Toro è in agonia e il suo presidente Urbano Cairo bersaglio di una feroce contestazione che cresce di settimana in settimana. (la Repubblica)