Crisi di governo in Germania, Scholz licenzia il ministro delle Finanze: "Obbligato per il bene del Paese"
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Olaf Scholz nel mezzo della crisi di governo fotografato negli uffici della cancelleria Si è aperta la crisi nel governo tedesco: il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze, Christian Lindner, esponente dei liberali. L'annuncio è arrivato mentre sono in corso tese trattative tra i partner della coalizione semaforo - Spd, liberali e Verdi - sul bilancio. Il ministro, a fronte della crisi che incuba nel governo "semaforo" da mesi, aveva chiesto le elezioni a inizio 2025 ma sono state rigettate dal cancelliere. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
Invece si è trasformata nella resa dei conti finale nella coalizione Semaforo che di fatto non esiste più dopo la clamorosa decisione del cancelliere Olaf Scholz comunicata in diretta televisiva a reti unificate a milioni di tedeschi poco dopo le 21.30. (il manifesto)
Il ministro avrebbe oggi proposto a Scholz e al titolare dell'Economia Robert Habeck di indire nuove elezioni a inizio 2025. Il cancelliere ha motivato la decisione di licenziare Lindner con la necessità di "evitare danni al Paese". (Sky Tg24 )
Di Euronews Licenziato il ministro delle Finanze, Christian Lindner, che mercoledì ha proposto elezioni anticipate. L'opposizione chiede al governo Scholz di affrontare la crisi nelle urne e dare risposte a un'Europa messa in difficoltà su Nato e Ucraina dall'elezione di Trump alla Casa Bianca (Euronews Italiano)
Il vertice alla cancelleria a tre, l'ennesimo da domenica, è fallito. In serata sono p… (la Repubblica)
L’esecutivo di Berlino, infatti, è rappresentato da una coalizione di tre partiti (il cosiddetto “semaforo”): i Socialdemocratici di Scholz (Spd), i Liberali dell’Fdp e i Verdi. Senza il sostegno dei liberaldemocratici, di cui Lindner è leader, il governo non ha la maggioranza in parlamento. (Virgilio Notizie)
"Poi i deputati del Bundestag potranno decidere se aprire la strada alle elezioni anticipate", ha aggiunto. Il leader socialdemocratico ha spiegato di aver preso la decisione per "evitare danni al nostro Paese" e ha dichiarato che "porrà la questione della fiducia a gennaio 2025". (Fanpage.it)