Scuola sotto attacco a Gaza. Via libera alla guerra all’Iran

Scuola sotto attacco a Gaza. Via libera alla guerra all’Iran
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il manifesto ESTERI

Si è riunito ieri sera il gabinetto di sicurezza israeliano chiamato ad autorizzare il premier Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant a decidere la data, gli obiettivi e le dimensioni dell’attacco contro l’Iran. Il voto favorevole appariva scontato. Non solo la maggioranza di governo, anche l’opposizione è a favore alla rappresaglia contro Teheran, e così l’opinione pubblica. Dopo il voto, i cacciabombardieri F-16 e F-35 potranno decollare in qualsiasi momento verso l’Iran. (il manifesto)

Su altre testate

Joe Biden sente Benjamin Netanyahu per la prima volta da un mese e mezzo: il premier israeliano ha deciso come (e quando) punire l'Iran per l'attacco missilistico del 1° ottobre, e ha informato il presidente Usa durante la telefonata durata 50 minuti, a cui si è unita anche la vicepresidente Kamala Harris. (il Giornale)

Ma, nonostante circolino immagini propagandistiche di militanti iraniani che appoggerebbero le azioni di Tel Aviv, i movimento progressisti della zona non sono certo felici della prospettiva di un intensificarsi dello scontro. (Jacobin Italia)

Un colloquio di circa 30 minuti che ha toccato vari punti, tra cui l'offensiva in Libano ma soprattutto la pianificazione della risposta all'Iran: il contenuto della telefonata, però, resterà classificato (il Giornale)

"Positiva, diretta e produttiva". Cosa sappiamo della telefonata Biden-Netanyahu

Un attentato terroristico è avvenuto anche a Hadera, nel centro di Israele, dove un uomo ha accoltellato sei persone. Continua intanto l'offensiva israeliana nel sud del Libano. Prevista per mercoledì una telefonata tra il premier Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Dopo le 19, un'ora in meno in Svizzera, un massiccio attacco è stato lanciato dall'Idf nella zona occidentale di Beirut che ha causato almeno 18 morti e 97 feriti: obiettivo, secondo i media israeliani e arabi, il cosiddetto 'ministro della Difesa' di Hezbollah, l'uomo di Nasrallah (di cui era cognato e confidente) per le operazioni speciali, anche diplomatiche, nonché negoziatore nell'affare dei rapiti israeliani Goldwasser e Regev. (Corriere del Ticino)

Settimane in cui la tensione tra i due leader non ha fatto che salire, con il presidente americano spesso colto di sorpresa dalle iniziative del premier israeliano, compresa quella di ordinare l’ uccisione del leader di Hezbollah in Libano quando si trovava a New York per l’ Assemblea Onu . (Gazzetta del Sud)