Netanyahu ha deciso sull’Iran. Attacchi su Gaza e Libano, vittime

Netanyahu ha deciso sull’Iran. Attacchi su Gaza e Libano, vittime
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Agenzia askanews ESTERI

Roma, 9 ott. – Nel corso dell’incontro tenuto ieri sera presso il quartier generale militare di Kirya, a Tel Aviv, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha preso “decisioni chiave”, insieme ai principali ministri, ai funzionari della sicurezza e ai militari, sull’attacco israeliano all’Iran. Lo ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel, spiegando che “al momento l’attenzione è rivolta alle strutture militari iraniane, ma questo potrebbe cambiare”. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altri media

Introduzione (Sky Tg24 )

Nella notte tra l’1 e il 2 ottobre scorso, l’Iran ha lanciato una massiccia offensiva contro Israele in risposta all’uccisione di Hassan Nasrallah, leader di Hamas, avvenuta lo scorso 27 settembre durante un raid israeliano su Beirut, e di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, ucciso proprio a Teheran in un attentato non rivendicato sebbene riconducibile a Israele. (Geopop)

Il terzo fronte della crisi in Medioriente, l'Iran, si aspetta nelle prossime ore di vedere nei fatti lo spettro agitato da Yoav Gallant: «Chiunque pensi che un semplice tentativo di farci del male ci dissuada dall'agire, dovrebbe dare un'occhiata a Gaza e Beirut», ha detto il ministro della Difesa israeliano. (L'Unione Sarda.it)

Medioriente, Israele: "Iran deve essere fermato prima che sia troppo tardi"

Non si placa la guerra in Medio Oriernte. Mentre Israele prepara una risposta militare all'attacco dell'Iran, il suo premier, Benyamin Netanyahu, ha lanciato un messaggio al popolo libanese. "Avete l'opportunità di salvare il Paese prima che cada nell'abisso di una lunga guerra che porterà alla distruzione e alla sofferenza, come si vede a Gaza", ha detto Netanyahu. (Tiscali Notizie)

Le analisi sull’imminente contro-rappresaglia israeliana all’attacco missilistico iraniano della notte fra l’1 e il 2 ottobre scorsi si dividono fra quante immaginano che i caccia con la stella di David colpiranno le installazioni nucleari di Tehran, e quante sostengono che a fare le spese dell’offensiva sarà l’infrastruttura dell’industria petrolifera, già in difficoltà per le sanzioni occidentali. (Tempi.it)

Ennesimo appello di Tel Aviv contro Teheran. “Il 1° ottobre, il regime iraniano ha lanciato quasi 200 missili balistici contro Israele. Questo attacco non è stato semplicemente un attacco a Israele, ma rappresenta una minaccia significativa per la stabilità globale. (LAPRESSE)