Tesla in caduta libera in Europa: Model Y resiste, ma la concorrenza avanza
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I dati diffusi da Acea, l’associazione che riunisce i costruttori automobilistici europei, non lasciano spazio a interpretazioni: Tesla sta vivendo un momento critico, con un crollo delle immatricolazioni che sfiora il 50% nei primi due mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se a gennaio e febbraio il mercato delle elettriche nel suo complesso è cresciuto del 28%, il brand di Elon Musk ha registrato un tonfo del 49%, con febbraio che da solo segna un -47,1%. Un dato che, seppur parziale, delinea una tendenza ormai consolidata e difficilmente reversibile nel breve termine.
La Model Y, che nel 2023 si era aggiudicata il titolo di auto più venduta in Europa e l’anno successivo si era piazzata al quarto posto, oggi fatica a mantenere la leadership nel segmento dei suv elettrici, mentre la Volkswagen ID.4 si prepara a sfruttare il momento di difficoltà del competitor per scalare la classifica. Le cause del tracollo sono molteplici, a cominciare dall’aumentata competitività del settore, con nuovi modelli che offrono tecnologie simili a prezzi più accessibili. Non è un caso che proprio in queste settimane Tesla stia cercando di rilanciarsi con il restyling della Model Y, un’operazione attesa per ridare slancio alle vendite, ma i cui effetti si potranno valutare solo a partire dalle prossime consegne.
Oltre alle dinamiche di mercato, pesano anche fattori esterni, come le polemiche legate al coinvolgimento di Musk nell’amministrazione Trump, che hanno contribuito a offuscare l’immagine del marchio. Intanto, negli Stati Uniti, l’Fbi ha istituito una task force per indagare sugli attacchi vandalici subiti da auto, colonnine di ricarica e concessionarie Tesla, un fenomeno che, sebbene non direttamente collegato alla crisi europea, aggiunge ulteriori ombre su un gruppo già sotto pressione.