Autonomia, costituzionalisti in campo per l’ammissibilità del referendum
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Il referendum sull’autonomia differenziata si celebrerà dopo la sentenza della Corte costituzionale di ieri che ne ha cassato i due principi fondanti e ne ha «interpretato» altre norme in senso opposto a quello in cui si stava muovendo il governo? Prima ancora del tema della sua ammissibilità (ancora da parte della Consulta che dovrà pronunciarsi a gennaio) la parola passa ora alla Cassazione, che dovrà dire se residuano nella legge Calderoli altri punti su cui possa essere celebrato il referendum. (il manifesto)
Su altri media
La segretaria Pd nell'intervento di chiusura della campagna elettorale umbra: «Rispondere su Fitto? Non sono io a dover rispondere ma lei (Meloni ndr) ai cittadini dei tagli alla sanità e alla scuola» (Open)
Kennedy Jr. alla Salute a Matt Gaetz alla Giustizia; gli affari di Elon Musk in Italia. (Corriere della Sera)
Smontata nei suoi ingranaggi essenziali, come fu undici anni fa per il «porcellum» elettorale, sempre firmato dal senatore e ministro leghista. (il manifesto)
La Corte Costituzionale - dichiara il Presidente Vincenzo De Luca - ha accolto in gran parte e in tutto il suo nucleo essenziale, le censure mosse nel ricorso promosso dalla Regione Campania e dalle altre Regioni ricorrenti, e sostanzialmente “riscrive” la legge nei termini che la stessa Regione Campania ha proposto con un disegno di legge emendativo della Calderoli trasmesso alle Camere ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione qualche settimana fa". (Regione Campania)
La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando invece illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. (LaC news24)
«La riforma dell’autonomia differenziata va abbandonata», anche perché ciò «che non è stato bocciato dalla Consulta risulterà inapplicabile». Gaetano Azzariti, professore ordinario di diritto costituzionale all’università La Sapienza, esperto che più volte è intervenuto sul tema, chiede alla politica di cambiare strada e pensare alla «solidarietà tra i territori». (la Repubblica)