Italia e Norvegia, la sfida per i mondiali 2026

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SPORT

L’eliminazione dalla Nations League, sancita dal pareggio contro la Germania a Dortmund, ha ridisegnato il percorso dell’Italia verso i Mondiali del 2026. Gli Azzurri, che non sono riusciti a ribaltare il risultato dell’andata nonostante la rimonta nel 3-3 di ritorno, sono stati inseriti nel gruppo I delle qualificazioni europee, dove ad attenderli c’è una Norvegia che, grazie a giocatori del calibro di Erling Haaland e Martin Ødegaard, rappresenta l’ostacolo più temibile.

Se Moldavia, Estonia e Israele – le altre avversarie del girone – appaiono alla portata di una squadra in fase di ricostruzione sotto la guida di Luciano Spalletti, è proprio la formazione scandinava a complicare i piani italiani. Haaland, con la sua capacità di finalizzazione, e Ødegaard, regista dal tocco preciso, incarnano una generazione di talenti che sta portando la Norvegia lontano dai ruoli di comprimaria. Non si tratta più di una selezione improvvisata, ma di un gruppo organizzato, in crescita, e capace di punire chi sottovaluta il suo potenziale.

L’Italia, dal canto suo, dovrà dimostrare di aver assimilato le lezioni degli ultimi anni, segnati da alti e bassi. L’assenza dai Mondiali del 2022 ha lasciato il segno, e il percorso verso il 2026 non ammette errori. Spalletti, che ha ereditato una squadra ancora in transizione dopo l’era Mancini, dovrà trovare un equilibrio tra esperienza e giovani promesse, evitando di ripetere gli sbandamenti difensivi come quelli visti contro i tedeschi.