Donna di origini calabresi trovata morta nel suo giardino a Taranto, confessa il figlio
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Svolta nella indagini sulla morte di Silvana La Rocca, la 73enne originaria di Saracena (Cosenza) trovata senza vita ieri sera nel giardino della sua villetta a Marina di Leporano (Taranto) con una profonda ferita all'addome. La donna, una insegnante in pensione, era vedova e viveva da sola in casa. Il marito, ex operaio specializzato dell'Ilva, è morto nel novembre del 2002 in un incidente sul lavoro. (LaC news24)
La notizia riportata su altri media
“La donna, una insegnante in pensione, era vedova e viveva da sola in casa. A quanto si è appreso, il figlio, Salvatore D’Ettori, di 46 anni, rintracciato dai carabinieri e portato al comando provinciale per essere interrogato, ha confessato di aver accoltellato la donna e poi di essere fuggito. (Cosenza 2.0)
A quanto si è appreso, il figlio, Salvatore D'Ettori, di 46 anni, rintracciato dai carabinieri e portato al comando provinciale per essere interrogato, ha ammesso di essere stato lui a colpirla. – Ha confessato di aver accoltellato a morte la madre e poi di essere fuggito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per la signora - con una vistosa ferita all'addome, da cui ha perso molto sangue - non c'è stato rimedio: quando i soccorsi sono arrivati sul posto non è stato possibile fare altro che accertarne il decesso. (il Giornale)
La sera del 14 novembre ha ucciso la madre, colpendola all’addome con un coltello e lasciandola in una pozza di sangue. Poi ha chiamato il 112 mostrandosi preoccupato perché la donna non rispondeva da giorni alle sue telefonate e, infine, s’è dato alla fuga. (Corriere della Sera)
Ha confessato di aver ucciso sua madre Salvatore D’Ettori, figlio di Silvana La Rocca, la 73enne trovata senza vita ieri sera a Leporano. Incalzato dai carabinieri, l’uomo ha ammesso di averla uccisa. Sul cadavere della ex insegnante erano state rinvenute coltellate al ventre. (norbaonline.it)
Il 46enne, incalzato dai carabinieri, ha confessato di aver accoltellato la madre e poi di essersi dato alla fuga. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
