Margaret Spada uccisa dalla rinoplastica, coperto l’avviso di sequestro dello studio con un cartello: «Lavori in corso»
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«Vedevamo uscire ragazze con i tamponi al naso come se fossero state appena operate» diceva una signora ma al civico 410 di viale Cesare Pavese - fra la Laurentina e l’Eur, quartieri a sud di Roma - non c’è nessun ospedale né clinica privata o convenzionata. «Lavorano qui da anni» ma fuori, fra i citofoni delle due scale del condominio e sul cancello in ferro verniciato di verde che chiede manutenzione, a parte il nome che potrebbe valere quanto quello di un comune residente, nessuna targa è lì apposta a spiegare quello che in molti vedevano e sapevano ovvero l’esistenza di un ambulatorio di medicina estetica. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
«Era la nostra luce. Margaret era meravigliosa, una ragazza con la testa sulle spalle, responsabile. (Corriere Roma)
Margaret Spada, 22 anni, aveva cercato per ore su TikTok il centro medico ideale per la sua rinoplastica. Zummava le immagini delle ragazze operate prima di lei, confrontava i prezzi. E quando ha trovato «quello giusto» a meno di 3mila euro (una rinoplastica seria costa fra i 4.500 e gli 8mila euro) si è fatta accompagnare da Siracusa a Roma dal fidanzato. (il Giornale)
Si chiamano Marco e Marco Antonio Procopio, sono padre e figlio e sono indagati per la morte di Agata Margaret Spada. Il reato contestato è omicidio colposo e il loro studio in via Pavese all’Eur è stato sequestrato. (Open)
«Lavorano qui da anni» ma fuori, fra i citofoni delle due scale del condominio e sul cancello in ferro verniciato di verde che chiede manutenzione, a parte il nome che potrebbe valere quanto quello di un comune residente, nessuna targa è lì apposta a spiegare quello che in molti vedevano e sapevano ovvero l’esistenza di un ambulatorio di medicina estetica. (ilgazzettino.it)
Un video di pochi secondi. A girarlo è il fianzato della giovane siciliana che il 4 novembre era arrivata a Roma proprio per quell'intervento e che ora potrebbe diventare una prova decisiva per ricostruire quello che è accaduto quel giorno. (ilmessaggero.it)
Un appartamento convertito in studio medico: nel logo ci sono il nome di Procopio e una siringa, e impresso sulle pareti il motto «naturale è ciò che non si nota». Su TikTok non esiste più un profilo ufficiale. (Corriere Roma)