Las Vegas, Tesla bruciate e danneggiate in una concessionaria. Trump: "E' terrorismo"
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Cinque automobili Tesla sono state danneggiate, alcune anche date alle fiamme, in una concessionaria di Las Vegas. Le riprese dei droni sul centro di vendita mostrano le auto danneggiate, e sulle porte dell'edificio la scritta "RESISTERE". I testimoni hanno affermato di aver visto un sospettato dare fuoco a più veicoli. In un'intervista a Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che le auto Tesla incendiate potrebbero essere perseguite come “atto di terrorismo”. (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Incendio in un centro assistenza Tesla a Las Vegas. «Ci è pervenuta la notizia che un individuo ha incendiato diversi veicoli nel parcheggio e ha causato danni alla proprietà», ha dichiarato il locale dipartimento di polizia. (ilmessaggero.it)
Un piccolo gruppo di manifestanti si sono dati appuntamento davanti a una concessionaria Tesla a Los Angeles per protestare contro Elon Musk, miliardario e patron della casa automobilistica, attualmente alla guida del Doge, il Dipartimento dell'Efficienza Governativa, responsabile dei tagli del personale della pubblica amministrazione sotto il nuovo governo Trump. (il Dolomiti)
La settimana scorsa il presidente Donald Trump ha palesato l'intenzione di classificare come "terrorismo interno" i vandalismi contro la casa automobilistica del collaboratore della Casa Bianca Elon Musk (Il Fatto Quotidiano)
Secondo un rapporto del sito 404 Media, non è certo che tutti gli indirizzi elencati appartengano effettivamente a proprietari di Tesla. Negli Stati Uniti sta facendo scalpore un nuovo sito web: “Dogequest” ha pubblicato una mappa che, a quanto pare, mostra i nomi e gli indirizzi dei proprietari di Tesla. (Autoappassionati.it)
In un momento in cui tutto quello che è associato a Elon Musk è considerato filo-trumpiano, se non addirittura 'retrogrado', non tutti possono permettersi di (s)vendere la propria Tesla come hanno fatto diversi personaggi famosi (dall'attore Jason Bateman alla cantante Sheryl Crow). (Adnkronos)
La procuratrice generale Pam Bondi dal canto suo ha dichiarato di aver aperto un’indagine «per capire chi c’è dietro». In particolare, il presidente degli Stati Uniti ha avvertito che coloro che prendono di mira l’azienda «passeranno l’inferno». (Corriere del Ticino)