Unicredit da record: utile netto a 7,7 miliardi nei primi nove mesi dell’anno
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La corsa di Unicredit continua. I risultati dei primi nove mesi del 2024 evidenziano un utile netto di 7,7 miliardi di euro, segnando una crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un trend positivo che si conferma anche nel terzo trimestre, con un utile di 2,5 miliardi, superiore alle stime degli analisti che indicavano un profitto di 2,2 miliardi. È il quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per il gruppo bancario guidato da Andrea Orcel (Panorama)
Ne parlano anche altre testate
«Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno, infine, condurre ad una combinazione completa». (Corriere della Sera)
Quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per Unicredit, che chiude i conti al 30 settembre 2024 con un utile netto record di 7,7 miliardi di euro (+16% a/a) alzando le stime di fine anno a oltre 9 mld. (PLTV)
Nel terzo trimestre l’utile è di 2,5 miliardi (+8%), al di sopra delle stime da 2,2 miliardi. Si chiude così il quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per la banca guidata da Andrea Orcel. (LA NOTIZIA)
MILANO – Unicredit raggiunge risultati record: nei primi 9 mesi dell'anno l'utile netto è di 7,7 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto al pari periodo dello scorso anno. I ricavi netti sono saliti del 2,6% anno su anno nel terzo trimestre, sostenuti da commissioni per 1,9 miliar… (la Repubblica)
Accantonato per la distribuzione il 100% utile. Orcel si tiene le mani libere su Commerz: l’investimento potrebbe o meno condurre a una combinazione completa (Milano Finanza)
Unicredit migliora, per la 15° volta, i profitti trimestrali, di 2,5 miliardi a settembre (+8%). E surclassa Commerzbank, che ha dato ieri un utile di 684 milioni (-6%). Ma l’ad Andrea Orcel indica che i tempi del dossier «sono più lunghi di quanto molti credano», e aggiunge che Unicredit deciderà «entro un anno se stare dentro o fuori» dalla rivale. (la Repubblica)