Nissan in caduta libera taglia 9mila posti
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Si allarga la crisi che ha coinvolto il mondo automotive alle prese con politiche green penalizzanti e spiazzato dalla potenza di fuoco della concorrenza cinese. Anche i giapponesi, ora, rischiano grosso. È il caso di Nissan: addio a 9mila occupati e riduzione della capacità produttiva del 20 per cento. Un'operazione lacrime e sangue, che si aggiunge ad altre annunciate o in arrivo (Audi e Volkswagen in Europa, Stellantis negli Usa, ma anche Schaeffler e Michelin per la componentistica), che consentirà di risparmiare 1,8 miliardi di costi fissi oltre a 600 milioni alla voce costi variabili (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Di fronte alla gravità della situazione, Nissan sta adottando misure urgenti per invertire la rotta e creare un'azienda più reattiva e resistente", ha dichiarato in una nota. Allo stesso tempo, il gruppo ha dichiarato di aver rivisto nettamente al ribasso le previsioni di vendita e di utile operativo per il 2024. (Italia Oggi)
Anche Nissan accusa il contraccolpo della crisi dello settore automotive ed annuncia ben 9.000 licenziamenti a livello mondiale ed una riduzione della capacità produttiva del 20%. (LA STAMPA Finanza)
(Adnkronos) – È stato picchiato dagli altri passeggeri per aver tentato di aprire il portone d’emergenza a bordo dell’aereo con tratta Brasilia-Panama City. A documentare il panico ad alta quota è stato un altro passeggero che ha assistito alla scena e ha condiviso il video sui social facendolo diventare subito virale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La crisi che sta colpendo l'industria automobilistica non sembra conoscere confini geografici e colpisce anche in Giappone. Nissan ha infatti annunciato un piano di riorganizzazione che prevede il taglio di 9.000 posti di lavoro e una riduzione del 20% della capacità produttiva. (La Gazzetta dello Sport)
Queste misure si uniranno a una razionalizzazione delle spese amministrative e degli asset in portafoglio, per privilegiare le spese in conto capitale e le attività di ricerca e sviluppo. La crisi dell'automotive, sempre più profonda, non risparmia nessuno. (ilmessaggero.it)
Nissan ha tagliato per la seconda volta consecutiva le sue previsioni annuali, con l'intenzione di vendere oltre il 10 per cento di Mitsubishi e tagliare 9.000 posti di lavoro mentre Toyota (alle prese coi recenti scandali che hanno riguardato prima Hino poi Daihatsu) ha registrato il primo calo dell'utile operativo trimestrale degli ultimi due anni Le Case automobilistiche europee non sono le sole in seria difficoltà. (Start Magazine)