Gabriele Muccino: “Sangiuliano ha distrutto il cinema. Si respira un clima di autocensura”

Gabriele Muccino: “Sangiuliano ha distrutto il cinema. Si respira un clima di autocensura”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Lavora nel cinema dal ’97 e da allora si è ben guardato dal frequentare salotti politici e incappare in dinamiche di partito. Per questo il regista Gabriele Muccino, 57 anni, all’indomani dell’intervento di Nanni Moretti a Venezia sulla «nuova pessima legge sul cinema», ha pubblicato un lungo post su Instagram in cui definisce la stessa legge «pretestuosa, confusa, incompleta e cavillosa». Mucc… (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Il regista Gabriele Muccino non ci gira attorno e accusa Gennaro Sangiuliano di avere “messo in ginocchio il cinema italiano”. Ma la critica arriva anche nel merito delle scelte strategiche che sono state fatte nell’industria cinematografica. (Virgilio Notizie)

Roma, 9 set. “Il confronto si è svolto in un clima di grande collaborazione tra le parti”, si apprende in un comunicato. (Agenzia askanews)

Il meccanismo, in verità immaginato dalla legge del 2016 dell’allora ministro Franceschini, è finito prima nell’occhio del ciclone di una destra famelica per eventuali favoritismi ad opere di scarsa consistenza, per poi essere rivisto con una correzione di stile neoliberista. (il manifesto)

"Sangiuliano ha messo in ginocchio il cinema italiano", Gabriele Muccino contro l'ex ministro

“Sangiuliano ha messo in ginocchio il cinema”. Gabriele Muccino raccoglie l’affondo di Nanni Moretti durante la serata di premiazione del Festival di Venezia 2024 (“produttori e registi dovete essere più reattivi di fronte a questa nuova pessima legge sul cinema”). (Il Fatto Quotidiano)

“Il cinema italiano non è una controparte del ministero della Cultura”, dice il presidente di Anica (una specie di Confindustria del cinema italiano), Benedetto Habib. (la Repubblica)

Secondo Gabriele Muccino, l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano avrebbe messo in ginocchio il cinema italiano a causa della sua legge sul tax credit, che avrebbe fermato molte produzioni e spinto gli investitori americani, che avevano scelto l'Italia per le agevolazioni fiscali, a fuggire verso altri Paesi europei. (Fanpage.it)