CARO TAX CREDIT

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L’eccesso di incentivi ha dopato la produzione di film, favorendo un boom artificiale “Ai colleghi produttori e registi vorrei dire che dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema”. Alla Mostra del cinema di Venezia, Nanni Moretti non ha abbandonato le usuali vesti di “regista impegnato”. Uno dei lasciti del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano è proprio la revisione dei meccanismi di concessione del credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva. (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altri media

Getting your Trinity Audio player ready... Gabriele Muccino attacca Sangiuliano: “Ha distrutto il cinema italiano” (Dire)

"Dopo aver visto un ministro come Sangiuliano inciampare in modo così incommentabile prendo un respiro e dico quello che volevo dire da mesi: Sangiuliano ha messo in ginocchio il cinema italiano. Spero che domani sia un altro giorno". (L'HuffPost)

Il solo fatto che senta la necessità di dirlo lascia intendere lo stato delle cose: un settore produttivo di questo Paese si considera trattato dal relativo ministero, che dovrebbe assisterlo e contribuire a rafforzarlo, come un av… (la Repubblica)

I fondi pubblici e quel cinema italiano che nessuno va a vedere

Alla fine, Sangiuliano si è dimesso e, come dopo ogni catastrofe naturale, nel day after si fa la conta dei danni. Così nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali che rappresentano giornalisti e operatori della comunicazione avevano commentato la lunga intervista al Tg1 dell’ormai ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano per spiegare “l’affaire Boccia”. (Collettiva.it)

Non solo le coraggiose soggettività raggruppate sotto il titolo «Siamo ai titoli di coda» o i piccoli produttori, bensì ora pure grandi firme (ancorché assai diverse tra di loro) come Nanni Moretti e Gabriele Muccino hanno criticato con durezza il decreto sul cosiddetto Tax credit, ovvero il marchingegno di finanziamento della produzione cinematografica e audiovisiva. (il manifesto)

Mi scusino i lettori l’incipit, ma questo mi è venuto in mente nell’ approfondire la notizia, poco data, circa il mugugno del cinema italiano alla Mostra di Venezia per il taglio dei fondi pubblici operato dal Ministero della Cultura del Governo Meloni. (la VOCE del TRENTINO)