«Vittoria vicina», Putin rassicura i russi

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il manifesto ESTERI

È un Putin concentrato più a rassicurare i propri cittadini che a galvanizzare un eventuale spirito patriottico quello che ieri si è prodigato in quattro ore e mezza di botta e risposta con giornalisti e pubblico nella consueta conferenza stampa di fine anno. “Incalzato” dai conduttori, il presidente russo parla con una certa ponderazione e anche qualche sprazzo di ironia di fronte a una gigantesca mappa del paese che mostra come già inglobate le quattro regioni ucraine annesse tramite referendum farsa due anni fa. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Nella sua conferenza stampa di fine anno, durata 4 ore e mezza (circa 30 minuti in più dello scorso anno), Putin si è mostrato in buona forma, malgrado qualche colpo di tosse, specialmente nella prima ora, che ha dato il la a commenti sulle sue condizioni di salute. (Adnkronos)

«Noi possiamo firmare accordi solo con chi è legittimo, e solo la Rada (il parlamento ucraino, ndr) e il presidente della Rada sono legittimi», ha affermato il leader del Cremlino. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno, a Mosca. (Corriere TV)

Vladimir Putin si dice "pronto a incontrare Donald Trump in qualsiasi momento" e apre a negoziati sull'Ucraina con un leader 'legittimo', regolarmente eletto. Ma non per un cessate il fuoco bensì per "una pace durevole con garanzie per la Federazione Russa e i suoi cittadini". (Sky Tg24 )

Mosca gela le speranze di una tregua. Ue: “La svolta non c’è”

È un Vladimir Putin, che gonfia il petto quello che ieri ha parlato per oltre quattro ore durante la conferenza stampa di fine anno, alla presenza di centinaia di giornalisti. Ricorda con affetto Berlusconi ("Ci prenderei un tè"), parla di "reciproca simpatia" per l’Italia, ma soprattutto fa capire che sulla guerra in Ucraina si negozierà alle sue condizioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ieri l’altro Zelensky aveva aperto una porta alla fine della guerra, ieri Putin si è affrettato a chiuderla. Che è tela di fondo delle aspettative della comunità internazionale e, forse, dell’imperscrutabile “piano di pace” di Donald Trump. (La Stampa)

Il discorso di Putin gela il Consiglio europeo. Il presidente russo parla mentre è in corso il summit Ue e quella piccola punta di ottimismo sulle chance di una tregua, improvvisamente appare spezzata. (la Repubblica)