Le case “extra lusso” degli sgomberati di Caivano, dai rubinetti dorati ai bagni in marmo

Le case “extra lusso” degli sgomberati di Caivano, dai rubinetti dorati ai bagni in marmo
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Internapoli INTERNO

PUBBLICITÀ “Bagni in marmo, rubinetteria dorata, vasche idromassaggio (…), divani e camere da letto damascate, pareti attrezzate con tv di ultima generazione, cucine all’avanguardia, statue, mobili ed elettrodomestici nuovi di zecca”. Sono le istantanee degli interni di alcune delle 36 case popolari sgomberate tre giorni fa a Caivano perchè abitate da persone che non ne avevano alcun diritto, sia per questioni di reddito, sia perché pregiudicate e risultate affiliate o vicine alla camorra (Internapoli)

Ne parlano anche altri giornali

«Con De Luca non dico eravamo amici, ma mi conosce molto bene, non me l’aspettavo proprio». Ha ricordato le parole dette qualche tempo fa al suo indirizzo dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che di lui disse «Conosciuto come il Pippo Baudo della zona nord di Napoli». (ilmattino.it)

“Oggi lo Stato mantiene un altro impegno preso coi cittadini. Il governo si era impegnato per la riqualificazione del Parco Verde di Caivano a Napoli, una delle zone più degradate del capoluogo campano, e oggi sono iniziati gli sgomberi delle case occupate. (il Giornale)

Simone Di Meo 02 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Don Patriciello all’Antimafia: al Parco Verde c'è un problema umanitario

La lettera del legale della donna al prefetto di Napoli: «Un gruppo la ritiene causa degli sgomberi, va tutelata» (Open)

"State parlando con una persona che sta in croce, è bastato sfrattare 36 famiglie perché accadesse". (La Repubblica)

Al Parco Verde di Caivano, dopo l'intervento del Governo "qualcosa sta avvenendo, a qualcuno piace, a qualcuno non piace, qualcuno stiracchia di qua e di là, un sacco di bugie che si dicono", ma c'è ancora un "problema umanitario" e nell'ambito della gestione degli sgomberi, decisi dalla magistratura, di 36 famiglie abusive con problemi con la giustizia, sono stato "messo in croce" per la falsità di avere "chiuso la chiesa" ai bisognosi. (ROMA on line)