Omicidio Bellocco, da Beretta undici coltellate mortali nell'aggressione nella Smart

Omicidio Bellocco, da Beretta undici coltellate mortali nell'aggressione nella Smart
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La Stampa INTERNO

Undici coltellate, tutte letali, tra il collo e il petto. Scagliate d’impeto dal capo ultrà nerazzurro Andrea Beretta contro Antonio Bellocco. A cui se ne aggiungono un'altra decina superficiali. Dall’autopsia eseguita ieri sul trentaseienne di San Ferdinando, figlio del capobastone Giulio, morto a gennaio al 41bis, e condannato per associazione di stampo mafioso a 9 anni in via definitiva, non è… (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

C'è un "serio e concreto pericolo che" Andrea Beretta, qualora fosse libero, "possa influenzare eventuali testimoni o trovare nuove occasioni per commettere altri delitti di matrice violenta per proseguire la faida che ha dato origine alla presente vicenda". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Per queste ragioni Andrea Beretta, capo ultrà dell’Inter accusato di avere ucciso l’ex amico 36enne, a sua volta esponente della curva nerazzurra ed erede di un boss ‘ndranghetista di Rosarno, deve restare in carcere. (ilmessaggero.it)

Anzi, meglio della mafia è capace di creare un blocco sociale trasversale attorno a sé, coinvolgendo, fianco a fianco, manager e magazzinieri, laureandi e ragazzotti inoccupati della periferia, camerieri e ristoratori, guardie e ladri, integerrimi e trasgressivi. (Il Fatto Quotidiano)

Familiari Bellocco: “Omicidio non legato a criminalità organizzata”

Le accuse sono omicidio aggravato, perché Beretta era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, e detenzione illegale di arma da fuoco. Il gip di Milano Lorenza Pasquinelli ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Andrea Beretta, il capo ultrà dell'Inter che mercoledì scorso ha ucciso Antonio Bellocco anche lui esponente della curva Nord e erede della 'ndrina di Rosarno. (La Stampa)

Ciccarelli: "giovedì al Baretto".Indagini su rapporti ultrà-clan (Diretta)

È quanto si afferma in una nota diramata attraverso il proprio legale di fiducia, l'avvocato Giacomo Iaria, del foro di Reggio Calabria, dai familiari della vittima che era originaria di Rosarno, "nell'attesa - è scritto - che la vicenda, al vaglio degli inquirenti, assuma dei tratti definiti circa il movente e la dinamica dei fatti". (Reggio TV)