Arrestato un ex cameriere per la morte Liam Payne perché "ha fornito la cocaina al cantante". Lui aveva smentito: "Avevamo avuto un momento molto intimo"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
È finito in manette Braian Paiz uno dei due accusati di aver fornito droga al cantante britannico Liam Payne prima della sua morte, avvenuta nell’ottobre 2024 in un hotel di Buenos Aires. Lo hanno riferito fonti della polizia all’Afp. L’uomo 24enne è accusato di aver consegnato della cocaina a Liam Payne due giorni prima che il cantante cadesse dal balcone della sua camera d’albergo, ed è una delle cinque persone accusate in questo caso. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È stato infatti arrestato, da polizia argentina, l’ex cameriere Braian Paiz, una delle due persone accusate di aver fornito droga, nella fattispecie cocaina, a Liam Payne. Il cantante, venuto a mancare a Buenos Aires il 16 ottobre scorso, poco prima di morire avrebbe fatto un incontro che sarebbe riconducibile alla sua morte. (MOW)
L'uomo, un cameriere di 24 anni, aveva incontrato l'ex cantante degli One Direction in un ristorante di Buenos Aires poco prima della sua morte, avvenuta il 16 ottobre scorso. E' accusato di aver fornito droga a Liam Payne (Sky Tg24 )
Lo conferma a People il suo avvocato Fernando Madeo Facente. Rischia dai 4 ai 15 anni di carcere. (Vanity Fair Italia)
Condividi questo articolo Cinque persone sono state incriminate in Argentina per la morte di Liam Payne, ex membro degli One Direction, deceduto il 16 ottobre scorso dopo una caduta dal balcone di un hotel di Buenos Aires (la VOCE del TRENTINO)
C’è stato un arresto nel caso della morte di Liam Payne, precipitato dal balcone dell’hotel dove soggiornava a Buenos Aires, in Argentina. L’uomo fermato è Braian Paiz, lavora come cameriere e ha ammesso di essersi fatto col cantante. (Rolling Stone Italia)
Tre dei cinque sono stati accusati di omicidio colposo e gli altri due di aver fornito all’ex popstar degli One Direction farmaci illegali, hanno dichiarato i pubblici ministeri, identificando i sospetti solo con le loro iniziali. (Gazzetta del Sud)