Mega (Cgil Basilicata): "Bassi salari e povertà, in Basilicata sta per esplodere una bomba sociale"

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Sassilive.it INTERNO

“In Basilicata sta per esplodere una bomba sociale. Gli ultimi dati su salari e povertà elaborati dall’Istat sono allarmanti per tutto il Mezzogiorno e in particolare per la nostra regione, dove la crisi industriale e del settore automotive sta dando il colpo di grazia a un territorio già pesantemente segnato dal calo demografico e dall’emigrazione giovanile”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega, commentando gli ultimi dati Istat sulla povertà che vedono la Basilicata al di sopra della media nazionale, con il 23,6% di lucani a rischio povertà nel 2024 e il 9% di individui che vivono in famiglia a bassa intensità lavorativa (lavorano meno di un quinto del tempo). (Sassilive.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dall'analisi emerge che gli italiani a rischio di povertà o esclusione sociale sono il 23,1 per cento, in crescita rispetto al 22,8 per cento del 2023, per un totale di circa 13 milioni e 525 mila persone. (LaVoceDiImperia.it)

Anni 2023-2024», secondo il quale oltre 13 milioni e mezzo di residenti in Italia (il 23,1% del totale) nel 2024 erano a rischio di povertà o esclusione sociale (nelle famiglie con almeno un cittadino straniero la percentuale è del 37,5%, ma in discesa dal 40,1% dell’anno precedente, mentre aumenta leggermente per i componenti delle famiglie composte da soli italiani: 21,2% rispetto al 20,7% del 2023). (Corriere della Sera)

Il rischio di povertà cresce in Italia, ma cresce molto di più in Puglia. Facendo invece la radiografia dei territori, gli scenari cambiano. (quotidianodipuglia.it)

Fratoianni: Mentre Meloni festeggia durata Governo, Istat certifica situazione catastrofica Paese (L'Unione Sarda.it)

Il 10,3 per cento degli occupati tra i 18 e i 64 anni è a rischio di povertà lavorativa nel 2024, un dato che è in lieve crescita rispetto al 2023, quando era al 9,9 per cento. La percentuale quindi è inferiore a quella reale perché non comprende tutti gli occupati: sono esclusi gli individui con una presenza discontinua sul mercato del lavoro e che presentano un maggior rischio di basso reddito. (Collettiva.it)

In occasione del World Economic Forum, è stato presentato il report sulle disuguaglianze economiche e sociali in Italia e nel mondo, dal quale emerge una situazione abbastanza preoccupante. Se, infatti, da un lato i ricchi continuano ad accumulare denaro, dall’altro cresce il livello di povertà di una larghissima fetta di popolazione. (Proiezioni di Borsa)