Sorrentino, mio Parthenope non ha paura di essere sentimentale

Sorrentino, mio Parthenope non ha paura di essere sentimentale
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"Un film apparentemente ambizioso ma semplice. Parthenope è un film sentimentale sulle tappe della vita" dice all'ANSA Paolo Sorrentino presentando il nuovo atteso film che dopo le anteprime sold out di mezzanotte arriva in ben 500 sale da giovedì 24 ottobre con la nuova distribuzione PiperFilm. "In gioventù ci si abbandona e se si è fortunati non dico che arrivi alla felicità ma puoi provare picchi estatici, - prosegue il regista - poi quando si diventa adulti senti la responsabilità e anziché abbandonarti hai la vaga percezione che la vita ti stia abbandonando. (Il Mattino di Padova)

Ne parlano anche altre fonti

Alla Festa del Cinema di Roma, il glamour e la classe hanno preso il centro della scena con la presentazione di "Parthenope", il nuovo film di Paolo Sorrentino, in uscita il 24 ottobre. (ilmessaggero.it)

Paolo Sorrentino lo ha raccontato alla stampa insieme al suo composito cast. (ComingSoon.it)

Parthenope arriverà al cinema il 24 ottobre. Il nuovo film di Paolo Sorrentino con Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli, Silvio Orlando e Luisa Ranieri, racconta il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. (Fanpage.it)

"Parthenope" arriva in sala: dopo due film conosco meglio Napoli

Il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. In sala da giovedì 24 ottobre Parthenope di Paolo Sorrentino, con Celeste Della Porta, Stefania Sandrelli, Silvio Orlando (Drammatico, Italia/Francia, 2024, 135’). (cinematografo.it)

Il Napoli compare spesso nei lavori del regista, ieri ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ sul Nove, per parlare di Parthenope, il suo prossimo film, in uscita nelle sale il 24 ottobre. E’ un grande tifoso del Napoli. (La Repubblica)

. Quello di Sorrentino è un viaggio nell'animo femminile. E accanto alla protagonista ci sono i napoletani: disillusi e vitali, ironici e dagli sguardi stanchi. "Io vengo da una Napoli molto piccolo borghese, laterale, la provenienza sociale che cerca anche un po' di affrancarsi dalla napoletanità, quindi il mio sguardo sulla città è quello di chi non l'ha conosciuta così bene, anche ci ho vissuto per 37 anni, perché una città che quando ero più giovane mi spaventava. (Il Sole 24 ORE)