La Lituania esce dal trattato contro le bombe a grappolo

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RSI Radiotelevisione svizzera ESTERI

Le organizzazioni per i diritti umani hanno duramente criticato la decisione dello Stato baltico (con una popolazione di 2,8 milioni di persone, un tempo parte dell’Unione Sovietica, oggi dell’UE e della NATO). Amnesty International ha definito la mossa “disastrosa”, mentre Human Rights Watch ha parlato di “decisione allarmante”. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha affermato che “indebolisce protezioni vitali per i civili”. (RSI Radiotelevisione svizzera)

La notizia riportata su altre testate

La decisione, che ha suscitato un'ondata di critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani, è stata motivata dal governo di Vilnius con la crescente minaccia rappresentata dalla Russia. (ilmessaggero.it)

L'obiettivo di tali armi è colpire bersagli multipli con un singolo attacco, aumentando la capacità di distruzione e riducendo la necessità di colpire con precisione. Le bombe a grappolo sono un tipo di munizione esplosiva progettata per disperdere un elevato numero di sub-munizioni su un'ampia area. (ilmessaggero.it)

La Lituania ha compiuto un passo senza precedenti nel panorama del diritto umanitario internazionale: è il primo Paese al mondo a ritirarsi dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo, un trattato che vieta l'uso, la produzione e la vendita di queste armi altamente distruttive. (ilmessaggero.it)

La decisione nasce dalla necessità di “combattere ad armi pari” nel tragico caso di un’invasione dell’esercito russo. Ma le organizzazioni a tutela dei diritti umani si oppongono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Lituania ha compiuto un passo senza precedenti nel panorama del diritto umanitario internazionale: è il primo Paese al mondo a ritirarsi dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo, un trattato che vieta l'uso, la produzione e la vendita di queste armi altamente distruttive. (ilmessaggero.it)

La Lituania teme la Russia: per questo motivo ha abbandonato la Convenzione internazionale che vieta l’acquisto, l’uso e la produzione di bombe a grappolo. (Il Fatto Quotidiano)