L'amore per Ottavio, la creatività, il coraggio (e quei reggiseni fatti buttare): Rosita Missoni, addio a un'artista della vita

02/01/2025 CULTURA E SPETTACOLO

Rosita Missoni è morta oggi, 2 gennaio 2024, all'età di 93 anni. Questo è il suo ritratto, firmato da Maria Teresa Veneziani. Al suo debutto sulle passerelle di Palazzo Pitti – siamo nel 1967, agli albori del pret-à-porter - non riuscì proprio a concepire quei reggiseni color carne che si intravedevano sotto le maglie multicolore e ordinò alle modelle: «Via tutti». Il giorno dopo uscirono titoli che gridavano allo scandalo: «Siamo a una sfilata fiorentina o al Crazy Horse?». (Corriere della Sera)

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Aveva compiuto 93 primavere lo scorso 20 novembre, ma fino a un anno fa ne dimostrava serenamente 70. Si è sentita male alla vigilia del Natale 2023 e il giorno dopo ha subito un'operazione d'urgenza per peritonite. (il Giornale)

La scomparsa di Rosita ha lasciato un profondo segno nel mondo della moda e nella comunità che l’ha amata per il suo stile inconfondibile e la sua straordinaria eleganza. (varesenews.it)

“Qui a Golasecca è nata, cresciuta e si è sposata con Ottavio Missoni per poi trasferirsi a Sumirago, dove, unitamente ad Ottavio, è riuscita a costruirsi una fama internazionale nel settore della moda di pregio. (varesenews.it)

Tempo medio di lettura: 2 minuti (da www.varesenoi.it) Si svolgeranno a Milano, nella basilica di Sant’Ambrogio, i funerali di Rosita Missoni, l’imprenditrice varesina e icona della moda nel mondo scomparsa ieri all’età di 93 anni. (Luino Notizie)

La sua ultima occupazione in azienda, la direzione creativa della home collection, per Rosita Missoni non era solo una passione, ma il suo ritratto. L’entusiamo, la sua caratteristica. (Corriere della Sera)

Nata Jelmini nel 1931 nella campagna Varese, più precisamente a Golasecca, lungo le rive del Ticino, Rosita ha sempre avuto ben nitido davanti agli occhi il proprio destino: ultima erede di una famiglia di artigiani tessili, i Torrani, iniziò sin da adolescente ad armeggiare con il proprio estro creativo lavorando insieme ai genitori. (DiLei)